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Visualizzazione dei post da febbraio 17, 2015

Capitolo Ventiseiesimo - 26 pt.3

Previously, on Hoenn's Crysis Doveva ragionare, adesso doveva farlo davvero. Senza il plic era più semplice. Era il fuoco, effettivamente, a complicare un po’ la situazione. Quel fuoco, sinuoso nei suoi movimenti, lenti, quasi stanchi, proiettava la sua luce sulle mura. Ebbe persino il pensiero di vedere dove Vulpix si fosse cacciato, concludendo con la cocente delusione sul fatto che, a differenza sua, il volpino avrebbe vissuto in un ambiente così caldo. Così tanto caldo. Tuttavia non lo vedeva più, mentre il fuoco si muoveva verso di lei. Sentì il suo guaito lontano, poi lo sentì sempre più vicino, sempre più vicino. Sempre più vicino, fino a che non vide la sua ombra distorta proiettata su quelle mura da imbiancare. “Vulpix!” urlò lei, tossendo poco dopo per via del forte odore. Il Pokémon guaì di nuovo ed intanto la testolina bionda di Sofia si mosse. “No! No! Non avere paura, sono venuta a portarti dalla tua mamma!” esclamò Marina, allarmandosi quasi più pe

The Artist - Painted Pictures - Nei panni di qualcun altro

        Nei panni di qualcun altro          W ailmer avanzava placido, cullato dalle onde incrinate della Baia di Verdeazzupoli; portava sul dorso un tesissimo Dylan che, non avendo mai praticato il Surf sulla schiena di un Pokémon prima di quel momento era sensibilmente nervoso. Il respiro veniva spezzato spesso dal battito dei suoi denti, dato il forte freddo portato dai soffi di quel vento infame che aveva abbandonato lo status di leggera brezza a fine settembre, quando il Sole ancora riscaldava, insomma. “Non è che potremmo andare più veloce, Wailmer... È che sono preoccupato! Dhalia, quella maledetta, proprio oggi doveva andare a controllare il fondale per quelle ostriche giganti!” si lamentò. Poi abbassò gli occhi e storse le labbra, pensando che se Dhalia lo avesse sentito lo avrebbe immediatamente messo al corrente del fatto che i Clamperl erano alcune delle forme di vita più antiche della terra, oltre ad essere Pokémon. Indi per cui c’è bisogno di maggiore s

H.O.P.E. - House Of Psychiatric Experiments - Capitolo 1 - Cenere e Lapilli

Capitolo 1 - Cenere e lapilli   I l silenzio della Torre Bruciata era innaturale e soffocante. Xavier, immobile, scrutava il cratere formatosi al centro del piano terra ad occhi socchiusi. Respirava a pieni polmoni. L’aria nella torre era leggermente pesante, ma la particolare corrente che c’era contribuiva a renderla più fresca. Ciò che restava della pavimentazione in legno del primo piano era coperto da macerie e altri detriti. Finalmente il ragazzo uscì dalla sua catalessi e mosse un passo rasente la circonferenza del foro che permetteva la vista del pianterreno dal balcone circolare che era il primo piano. Le pareti scurite dal fuoco, le assi rovinate e traballanti. Ogni elemento sembrava dover cadere da un momento all’altro. Eppure quella costruzione restava in piedi. Come un guerriero, il guerriero di Amarantopoli. Bruciato, abbattuto, tagliato, affiancato da uno più in forma di lui, comunque rimaneva in piedi. Xavier prese le scale e scese al piano terra, i