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Visualizzazione dei post da 2014

Merry Christmas, White

Merry Christmas, White L e luci gialle dell'albero di Natale si riflettevano sulle palline rosse e dorate, creando giochi di luce lungo tutta la parete retrostante e sul volto della ragazza; lei stava seduta per terra, davanti al camino, fissava l'albero e si sentiva bene, memore dei Natali passati in famiglia, prima di prendersi le proprie responsabilità e cominciare a lavorare. Si rivedeva bambina, con le sue scarpette lucide, quelle con il fiocchetto tra i due piccoli occhielli che lasciavano intravedere la calza bianca che aveva sotto. Bianco era anche il vestitino che indossava, con quella gonnellina a balze che le terminava poco oltre il ginocchio; e poi quelle spalline grosse, pompose, che obiettivamente si indossano solo da piccoli... oppure se sei un Power Ranger. White sorrideva mentre ricordava. Bianca era la sua pelle, come anche quel giorno. Non era cambiata molto, era rimasta sempre la stessa, magari più alta, più grande, più donna. Bianco er

The Artist - Painted Pictures - Troppi Giorni Passati - 1

        troppi giorni passati                       I tacchi dei suoi stivali segnavano un ritmo serrato, cadenzavano all’orecchio ogni passo, infrangevano le superfici intatte delle pozzanghere formatesi dalle piogge precedenti. In quel momento non pioveva ma il cielo era una lastra di pietra, di quel grigio scuro, e tutto prediceva che presto la tetra e nembosa tavola che aveva sulla testa s’infrangesse, crollando verso il basso in miliardi di piccole gocce. Doveva sbrigarsi, ma le mattonelle di Porto Alghepoli, le vecchie mattonelle con le fughe profonde, non erano assai compatibili con i Chelsea che aveva ai piedi. Tuttavia cercava di mostrare estrema grazia, con quel suo femminilissimo modo di portare la borsetta all’altezza del gomito, evitando scivoloni e stando ben attenta ovunque mettesse i piedi. Faceva freddo. Non era quel freddo che ti faceva lacrimare gli occhi; no, quello è il freddo del mese di gennaio, verso la metà, magari di primissimo mattino

Capitolo Ventitreesimo - 23

Ola a tutti! Benissimo, cominciamo con un po' di comunicazioni. Innanzitutto seguite sempre Pokémon Adventures ITA ! Bellissime immagini relative ad ORAS! Inoltre, noi Soulwriters , abbiamo aperto una pagina Facebook! Mipiacciatela e seguiteci, cercheremo di creare una pagina d'intrattenimento legata soprattutto alle fanfiction, mie e degli altri autori! Cerchiamo inoltre disegnatori, esperti e non, che magari vogliano fare un po' d'esperienza, per aprire una sana collaborazione. Laila , poi, ha disegnato il nuovo capitolo del Manga di Back to The Origins, andate a leggerlo nella sua pagina. Non mi stanco mai di leggerlo e di vedere come è migliorata dall'inizio! Nient'altro. Hoenn's Crysis è anche su EFP , se volete venite a lasciare una recensione!           Hoenn's Crisis I l sole stava tornando a risplendere in quel di Porto Selcepoli, e deboli raggi di luce calda donarono un po’ di sollievo a Marina. Aprì gli occhi lenta

Capitolo Ventiduesimo - 22

Cani Sciolti I l sole quel mattino batteva prepotente su Ciclamipoli. Martino si guardava attorno, mentre quella città fantasma stentava a dare segni di vita. “È ora di pranzo... eppure qui non c’è nessuno”. Silver lo raggiunse poco dopo. “Sono scappati tutti verso Forestopoli. Credono di essere al sicuro lì”. “Secondo quale fondamento scientifico?”. “Non ne ho la più pallida idea e non mi interessa”. “Solare come un fiore di campo, tu...”. Fiammetta e Crystal si avvicinarono ai due, proprio davanti al tendone del Centro Pokémon, e si guardarono attorno. Ciclamipoli era ancora in piedi, seppure totalmente svuotata dalla vita dei suoi cittadini, più che giustamente impauriti da una possibile catastrofe. Avevano camminato parecchio quel mattino, ma dovevano assolutamente raggiungere quanto prima Forestopoli. “Perché siamo di nuovo a Ciclamipoli?” chiese Fiammetta, con le mani ai fianchi. “Beh, ci si passa per andare a Forestopoli. Lì dobbiamo incontrare Gold e Marin

Shipshot - 12 - Graceful Shipping

Eilà, ecco una nuova shipping scritta da Andy Black, ovvero io =). Diciamo che ho voluto sperimentare un nuovo stile di narrazione, ditemi cosa ne pensate. A presto!                                            GracefulShipping   I l piccolo Samuel soleva correre il più in fretta possibile verso la scogliera quando c’era il tramonto. Adorava vedere il sole rosa che lasciava il cielo e si immergeva nel mare. Vedeva i colori, le varie sfumature, la luce ed il profumo. Mare e cielo, una sola ed unica realtà, divisa da una linea, la casa del sole. Poi tutto finì, ed andò a casa. Giocò un po', mangiò, e poi si preparò per andare a dormire, quindi chiamò suo padre. “Papà! È l’ora della favola!”. La voce pura e cristallina del bambino riecheggiò tra le pareti della vecchia casa sul mare, dagli intonachi bianchi ed il tetto rosso. Samuel sentì un sospiro, quindi la televisione che si spegneva, ed i passi lunghi e pesanti del suo papà, che entrò nella sua piccola st