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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Lila May - Star★Power - IV★

IV ★ La postazione alla finestra ormai era diventata la sua lente d’ingrandimento sul mondo esterno. Da lì poteva osservare ogni dettaglio di Ceneride. L’immenso lago color zaffiro, le case tutt’intorno, gli alberi frondosi… le venne un brivido. Quella città era davvero simile a lei, più di quanto avesse mai potuto immaginare. A causa della sua posizione ostica - sorgeva all’interno di un cratere -, era davvero difficile da raggiungere, esattamente come il suo cuore; spezzato da persone a cui aveva dato la massima fiducia, abbattuto e sgretolato da sorrisi radiosi tramutati in ghigni irritati. Tuttavia, la finestra non offriva solamente uno sguardo ad ampia parte della città. Anche al suo giardino, sebbene in piccola parte; ora che Brendan sapeva dell’esistenza di Orthilla, si spostava a suo piacimento dove più gli aggradava, e quel giorno aveva deciso di allenarsi proprio sotto la piccola vetrata rettangolare. Era da ore che lo guardava, i gomiti appoggiati all

Sakichan24 - Addictions - 1/2

Sakichan24 A D DICTIONS   1.  G a mbli n g A d dicti o n .. . ...   S ono semisdraiato sul divano di pelle nera nella mia stanza da Superquattro. Tutto è silenzioso, se si esclude il tichettio di un orologio appeso al muro e il mio respiro. Sono tre notti che dormo poco e male ed ho un sonno terribile. Ma quel nuovo casinò che è stato aperto ad Austropoli sta consumando ogni centimetro di me. È lì solo da pochi mesi e già non riesco a farne più a meno. Ogni tanto mi chiedo perché. Perché vado lì, tutte le sere, dopo che la Lega Pokémon chiude i battenti? Perché sperpero tutto il mio denaro in quei giochi? Perché continuo a giocare, nonostante sappia di perdere e basta? Perché non riesco a liberarmi da questo demone che mi rode l’anima? Inizio a mordicchiarmi nervosamente le unghie, già piuttosto rovinate. Dico sempre questa è l’ultima volta, domani non ci vado più. E la sera successiva penso questa è l’ultima giocata che faccio, l’ultima veramente. È g

BlazePower - Pokémon Index, regione di Kanto: 021 - 028 (Spearow - Sandslash)

021 - 028 (Spearow - Sandslash) Pokémon Index, regione di Kanto 021   Spearow , Pokémon Uccellino. Cinico         seppur piccolo, lasciare indenne         non vuol chi nel suo campo s’avvicini         e incede con gran vorticar di penne         su l’intruso. Se per quanto s’ostini         bianco su ner non mette, com’accenne         l’occhio suo 1 , grida acuta la sua allerta,         presto soccorso da chiunque l’avverta. 022   Fearow , risaputo Pokémon Becco.         Naturalmente ‘l labbro qual quadrello 2         ha per arma d’offesa, duro e secco         e perforante più che d’altro uccello         comune 3 . Utile assai gli è ‘l boccal stecco         per sorprendere sotto del livello         de l’acque i pesci e fra l’erbe la preda         senza che d’atterrar ei si conceda. 1 – “bianco su ner… l’occhio suo” : La vista di Spearow, come mostrato nel 1° episodio della 1ª serie animata, percepisce ( accenne , accenna) il mondo in bianco e nero 2 – “quad

Lily by KomadoriZ71 - Periegesi di Hoenn - Solarosa

. Solarosa . “ Dove tutto comincia in piccolo ” Solarosa non godeva di una popolazione numerosa, le poche case che la componevano erano circondate da un fitto paesaggio selvatico. Le uniche strutture di interesse erano il Centro Pokémon e il Pokémon Market, due edifici che permettevano agli allenatori in erba di equipaggiarsi prima di cominciare il loro viaggio insieme ai Pokémon. In pochi si fermavano a Solarosa, considerata dai molti come una via di passaggio piuttosto che un luogo in cui insediare le proprie radici. Vera aveva fatto ritorno a Solarosa per un motivo ben preciso, cercava suo padre per mostrargli i progressi che aveva fatto con il Pokédex, non solo era diventata un asso delle Gare Pokémon, ma non aveva mai dimenticato il compito che l'aveva spronata a partire e a lasciarsi Albanova alle spalle. Suo padre, il Professore Birch, era un uomo in gamba e con una passione innata per il suo lavoro, aveva l'abitudine di studiare i Pokémon allo sta

Levyan - Nubian - 16 - Un solo, unico amico

XVI Un solo, unico amico   «E’ malato. Ha il cancro. È terminale» sussurrò Yellow. Kalut non reagì. Inspirò profondamente, aspettando che il calore dell’empatia sciogliesse quello strato di ghiaccio appena formatosi tra loro. Yellow non sembrava essere stata messa alla prova, nel pronunciare quelle parole, ma Kalut sapeva che stesse fingendo. Non perché la conoscesse, sia ben chiaro. Lui non conosceva le persone, lui conosceva gli uomini. «Mi dispiace» provò a dire. Yellow strinse le labbra. Non era un suo amico, la sua partecipazione era pura etichetta. Oppure no. A dir la verità, non le importava. Lei era bloccata ad Hoenn per stare accanto ai suoi amici in ospedale, tentando di accettare il fatto che il suo ragazzo fosse ormai condannato e lei avesse davanti una vita di solitudine. O almeno, tale era la sua percezione. «Dimmi dove posso trovarlo» riprovò Kalut. «Mi ha chiesto di non farlo» fece lo stesso Yellow. «Che cosa teme che faccia, esattamente?» Yellow ci rimug