Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2015

Christmas With Courage - Linnea - Equilibrium

E q u i l i b r i  u  m .   Erano le sette di sera e la pioggia cadeva a secchiate contro la finestra. La strada era deserta e quelle poche auto che passavano proiettavano una luce biancastra sul muro della sua camera da letto, attraverso le veneziane. Silver guardava il soffitto sotto il quale era steso, in un fagotto di coperte fin troppo calde; dormiva agli orari più strani, un po’ perché era sempre stato insonne, un po’ perché gran parte del suo team di Pokémon dava il meglio nelle ore notturne. Il ventiquattro dicembre, nel suo appartamento a Fiordoropoli non si sentiva nemmeno. Di tanto in tanto il Supertreno passava facendo tremare tutto, e la voce di Blue aveva lasciato quelle pareti da ormai un po’ di tempo. Lui e Blue avevano sempre vissuto sotto l’onda di quell’amore che andava oltre l’attrazione fisica, un legame platonico che risucchiava forza e colore da tutte le relazioni che avevano con altre persone, lasciandole sbiadite e noiose. Blue, gli avev

Christmas With Courage - Levyan - Sleepers

Sleepers E poi uno quando pensa all’inverno immediatamente crea nel suo cervello un’immagine raffigurante una città coperta di neve bianca e purissima sovrastata da un cielo chiaro da cui piovono serafiche delle opere d’arte in miniatura destinate al solo sciogliersi a contatto con il suolo. Invece, la verità era un’altra. L’ultima volta che Joseph aveva visto la neve era stato nei giorni della scalata al monte Corona, lì sì che era davvero tutto bianco. La crescita però poi decide di intervenire sempre nella vita di una persona; l’inverno che Joseph associava a quelle candide immagini così fredde e calde allo stesso tempo si era mascherato ed era divenuto la semplice, banale ed effimera brina poggiata sulle foglie annoiate del cipresso vicino alla fermata del bus. L’albero che Joseph salutava ogni mattina e che gli

Merry Christmas, Allegra

*     *     *     *     *     *     *     *     *     *     *     *     *     *     *     *   Merry Christmas, Allegra  *     *     *       *     *     *     *     *     *     *     *     *     *     *    *     *                       *     *     *     *     *     *     *     *     *     * L’odore del Natale. È strano. Cioè, il Natale non ha un odore vero e proprio, poiché l’odore proviene soltanto da qualcosa che di materiale, di tangibile. Il Natale non si tocca, non si porta appresso in una busta. Il Natale è un concetto. Una festività, che impone diverse convenzione sociali. Ma Zack, fin da bambino, ne sentiva l’odore nell’aria. Sì, era il freddo, e l’odore della natura che lo circondava, unita a quello della legna che bruciava nei camini delle case. Di tanto in tanto s’aggiungeva anche quello delle pietanze che fuoriusciva dalle abitazioni. Primaluce non era cambiata molto, in quei tre anni: era rimasto un paesino calmo e tranquillo, con diverse villette a schiera,

Christmas With Courage - Vespus - Lei

Lei D opo una lunga giornata, Green sentì il dolce stridere delle chiavi che, entrando nella serratura, misero in azione i meccanismi di apertura della porta di casa sua. Era finalmente di ritorno nella sua piccola Biancavilla. L’enorme atrio era completamente al buio, l’unica luce visibile era il led luminoso sul frigorifero a due ante che dominava la cucina, imponente e silenzioso. Entrò, chiudendosi la porta alle spalle con un immediato isolamento dai rumori del mondo esterno. L’oscurità l’avvolse, privandolo della vista, ma lui non si scompose minimamente: conosceva a memoria quella stanza, così come il resto della casa, non aveva alcun problema nell’orientarsi al buio. Molto spesso si ritrovava in quella situazione, obbligato ad avanzare a tentoni nell’oscurità, pur di evitare la minima possibilità di svegliare Blue. Già… Blue… Per qualche istante rimase immobile sul posto, con lo sguardo fisso nel vuoto. Il suo corpo si mosse automaticamente, indirizzando

Lev - Il Pianto Delle Stelle - 18 - Fatica

Capitolo 18 – Fatica Notte inoltrata. L’orologio segnava l’una e sette minuti. Il mite frinire delle cicale proveniente dall’esterno aleggiava nell’aria insieme ad un dolce e delicato aroma di vaniglia. La voce dello speaker del programma televisivo PokéNights accompagnava le testimonianze in diretta degli inviati della trasmissione che in quel momento si trovavano nelle più disparate località del mondo mentre sullo schermo passavano le immagini. Le lampade emettevano una luce particolarmente intensa, e una debole aria condizionata rinfrescava l’ambiente. La Galleria di Transito, o Varco, come erano soliti chiamarla quelli del mestiere, era calma quella notte. Juan, addetto alle pulizie, passava lo straccio a terra con la voce di Mirta come sottofondo. La donna e