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Visualizzazione dei post da aprile 18, 2015

Litgin - Ci sei solo tu

Litgin. Ci sei solo tu. Non aveva mai pianto fino a vomitare. Era nel suo salotto di casa, immobile, a guardare oltre la finestra che affacciava sul suo giardino. Lacrime e ancora lacrime le rigavano il viso, bruciando come lame di coltelli. Ognuna di esse tracciava un segmento distorto, che partiva dai suoi occhioni blu e faceva capolino sulle labbra, infrangendosi come le onde salate del mare. Si alzò, camminò lungo il corridoio e aprì la porta della sua camera con estrema lentezza. Erano due settimane che Green l'aveva lasciata e lei non aveva ancora aperto bocca. Non una parola, a nessuno. Odiava non saperne il motivo, odiava non sentirlo e odiava non sapere cosa lui avesse per la testa. Si stese sul suo letto azzurro, guardando il soffitto stracolmo di adesivi fluorescenti. Lentamente alzò le braccia come a voler toccare tutte quelle stelline di carta. Vestiva con la classe che la contraddistingueva, nonostante non mettesse piede fuori da giorni. Una c