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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

HNK - TIR - 18 - Gold Digger

  Gold Digger   Il tempo parve scorrere veloce, e impetuoso come i ruscelli che Kyle esplorò durante la sua breve permanenza a New Hope. Ormai era una settimana che si trovavano lì, raggruppati con ciò che restava della libera popolazione ancora esistente. Durante quel lasso di tempo, Kyle diede il suo contributo nei lavori più vari, facendo molta amicizia col fabbro che lavorava vicino casa sua. Ronan era un tipo strano ma simpatico, e Kyle era entusiasta dell’essere statogli assegnato come apprendista. Lì, nella fucina, passava la maggior parte del suo tempo. Dalla mattina, quando il Sole si alzava in cielo, fino all’ora di pranzo, quando rincontrava Daisy, Cole, Sur e tutti gli altri, per poi riprendere e fermarsi intorno alle diciotto. Così ogni giorno, iniziando dai lavori più semplici e dalla sola osservazione di Ronan al lavoro. Riolu, nel frattempo, gironzolava per la cittadella, accompagnato da Hoothoot, esplorava la selva e correva da un punto all’a

TSR - Quarto Interludio

..:.:.. TSR ..:.:.. Quarto Interludio - Adamanta, Piedi del Monte Trave, Accampamento degli Ingiusti  1000 anni prima - Quando il bagliore del teletrasporto si dissolse i loro occhi soffrivano ancora per via della grossa luminosità azzurra. Timoteo non adorava quelle situazioni: aveva come l’impressione che ogni molecola del suo corpo si disgregasse e si riaccorpasse alle altre sul luogo d’arrivo. Forse Prima era abituata; del resto Abra era di sua proprietà. Arrivarono poco fuori la porta dell’accampamento dei Templari, impauriti e stanchi ma tuttavia pieni d’adrenalina in corpo. Due vedette s’allarmarono nel vedere l’avvento di quelle due nuove figure ancora avvolte dalla luce azzurra, motivo per cui una di quelle scagliò rapida una freccia, che s’incastrò nello scudo dell’uomo. Dal canto suo, Timoteo sapeva benissimo che quegli uomini erano addestrati a reagire al minimo movimento, motivo per cui aveva tirato a sé Prima e l’aveva protetta col grosso scudo.

HNK - TIR - 17 - Il Credo Dei Puri

    Il Credo Dei Puri Il tempo trascorse lento e corrotto. I commensali dialogavano tra di loro e si inerpicavano in argomenti che ad Alice parvero completamente insignificanti e privi di alcun senso. Passarono dalla necessità di costruire nuovi luoghi di culto, ai loro stupidi e insignificanti capricci da ricchi e potenti, come il bisogno di ulteriori servi nelle proprie dimore. Mano a mano che il tempo avanzava, il numero e il volume delle voci aumentavano, creando un chaos controllato in cui Sua Santità spiccava in ogni istante. Alice non aveva ancora toccato cibo; quella gente la disgustava. Aveva la nausea al solo guardare le frittelle o ad annusare l’odore della pancetta affumicata. La sua mente cominciò a vagare mentre osservava un punto fisso nel vuoto, sulla parete di fronte a lei, color bianco. Tutto quel bianco iniziava a darle il voltastomaco. Non aveva mai visto tanto accanimento per un singolo colore. Lo si poteva trovare ovunque, dalle costruzio

TSR - 25 - Un Pezzo, Due Pezzi, Un Penny E Un Decino...

 ..:.:.. TSR ..:.:.. 25. Un Pezzo, Due Pezzi, Un Penny E Un Decino... Adamanta, Primaluce - Ormai nevicava fitto. Zack lo sapeva; sapeva che Braviary stava soffrendo enormemente, con le piume impregnate dall’acqua gelata, un tempo neve ormai sciolta. Primaluce non era lontana, e Zack sapeva anche che il suo corpo non avrebbe retto molto tempo, in quelle condizioni psicofisiche; dall’alto, poco più sotto delle nuvole, guardava in basso. Zack sapeva che se si fosse buttato quel dolore si sarebbe estinto, sarebbe volato via dal suo corpo. Forse sarebbe entrato in quello dei suoi cari ma poco importava. Zack sapeva di avere delle responsabilità più grandi di lui. Zack sapeva pure di essere un padre, di avere una bambina ad attenderlo a casa. In fin dei conti Zack sapeva un sacco di cose, quella situazione era ben chiara ai suoi occhi: il padre di Rachel era un uomo di merda. L’unica cosa che non sapeva, lui, era come dire ad Allegra che sua madre era stata uccisa dal n

HNK - TIR - 16 - Indizi

Indizi   La notte passò più in fretta del previsto; era molto tempo che Kyle non riuscisse a dormire in modo così sereno e tranquillo, senza la paura di risvegliarsi con una squadra di Sacerdoti tutt’attorno. Passò la notte all’aperto, si addormentò osservando le stelle, per poi sognare l’ultima cosa che vide in cielo. Dopo tutto quel tempo, l’essere bianco che aveva sognato ad occhi aperti nella tenda di Earl, si era rifatto vivo nella mente di Kyle. Come la prima volta, Kyle si trovò circondato da luce bianca, gli sembrava di camminare nel vuoto e di volare su di una grossa pedana fatta di pura energia luminosa. Lui, si trovava a pochi metri di distanza da Kyle, imponente nel suo splendore. La luce che emanava era così potente da disintegrare i limiti tangibili del suo corpo e distruggere la sua immagine agli occhi di Kyle che, così, si ritrovava a dover osservare una figura del tutto indistinguibile. Quella notte, però, fu l’essere ad avvicinarsi a Kyle. O

Linnea - BC - 4 - B e g i n t h e e n d

B e g i n t h e e n d Aveva una particolare routine in cui ingranava ogni volta che aveva qualcosa per la testa. L’unica perla di quell’appartamento era la vista dalla cucina e dal salone, quindi si sedeva al bancone annerito che usava come tavola da pranzo con una bottiglia di quel vino da cento pyen con la bottiglia snob che cercava di non farlo passare per il vino scadente qual era ed il bicchiere in finto cristallo e beveva. Su iMessage la conversazione con Gold era ferma dalle due di pomeriggio, scriveva e ricancellava senza inviare. Alla fine decise di chiamarlo. “ Oh, sto ancora lavorando” “ Sì, scusa” “ Eh” “ Dovevo dirti una cosa” dall’altro capo della linea sotto al silenzio di Gold che rimaneva ad ascoltarlo c’era il fruscio tipico della pensione, lo vedeva quasi col telefono schiacciato tra orecchio e spalla mentre rassettava qualche stalla col suo stupido grembiule legato alla vita. “Io venerdì non vengo” silenzio radio per un istante, lo vedeva mettere