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Lila May - Drunk in Love

DRUNK IN L_O_V_E___
Diantha x Steven Stone (PrettyhardShipping)



In quella villa faceva talmente tanto caldo che Diantha si sarebbe potuta sciogliere come un Dolcecuore al sole. Rivoli di delicato sudore le imperlavano la treccia frontale dei capelli, mentre le dita della mano destra se ne stavano allacciate ad un drink alcolico dall'aspetto molto invitante. Le piaceva la sua fragranza, il suo sapore frizzante; ammirò estasiata come, inclinando di poco il bicchiere, il liquido color tramonto scivolava verso un lato, brillando sotto le luci soffuse della sala.
Le piaceva essere lì.
A Undella Town, a casa di Cynthia, in vacanza nella moderna regione di Unima, con le sue brezze e i suoi grattacieli neri.
Con l'orecchio incordato sotto le note del mare, spostò gli occhi lillà alla finestra, da cui si intravedeva la baia. Le sembrava un sogno potersi gongolare in mezzo a tutto quel rela, e il fatto che fosse persino meritato la fece abbacchiare contro la poltroncina d'avorio. Anche quell'anno era riuscita a difendere il suo posto da campionessa. A proteggere Kalos, la sua Kalos.
Era quella la soddisfazione più grande del suo lavoro; molto più appagante e redditizio che sfilare su scomodi tacchi, recitare ruoli impossibili o promuovere l'uscita di una borsa di dubbio gusto.
Non si stava vantando, non era da lei farlo. Al contrario, sapeva di avere ancora tanta strada da percorrere, sia come campionessa che come donna. E sapeva anche di essere circondata da gente molto più capace di lei.
La stessa Cynthia, campionessa da anni, più diluiva il tempo più acquistava sfarzo e potenza. Senza escludere Lance, Alder.
E Wallace. Anzi, per quell'anno Steven. A Hoenn si scambiavano un po' come tira il vento.
Steven.
Se ne stava qualche metro più lontano da lei, circondato dalle grosse risate di Cynthia e Alder, con i gomiti appoggiati alle ginocchia e il drink tenuto per il bordo del bicchiere. Perfettamente intoccato.
Diantha non lo conosceva molto bene, era la prima volta che lo vedeva di persona, e si allungò curiosa in sua direzione. Gli scrutò le ciocche pallide dei capelli, gli occhi dai riflessi argentei, la cravatta color vino infilata accuratamente nel panciotto. Sembrava una statua di pietra, era così bello e distaccato in mezzo a tutta quell'allegria, che Diantha ebbe l'impulso di chiedergli perché fosse lì.
Rideva, ma non faceva sul serio. Parlava, fingeva di essere già sotto l'effetto dell'alcol.
Stava al gioco.
Quando la campionessa di Kalos distolse gli occhi dalle vene pronunciate della sua mano, si rese conto che anche lui la stava guardando.
Probabilmente in una situazione normale avrebbe interrotto il contatto visivo. Sarebbe tornata a farsi i cazzi suoi, liberando un sorrisetto composto prima di tastarsi l'acconciatura per assicurarsi fosse in ordine.
Ma quella, quella non era una situazione normale.
L'alcol bruciava dentro il suo petto magro, come una fiamma ardente che consuma legna.
Per questo, sorresse il suo sguardo senza nessun timore.
Lo fissò dritto nelle pupille, realizzò che Steven era lucido, lucidissimo, eppure in quel momento qualcosa in lui era scattato. Come lo capì?
Dalla sua mascella un po' rigida, dalla sua espressione improvvisamente presa, catturata. Dal sorriso che gli piegò la pelle cangiante, un bocciolo di rosa in grado di scuoterla con la potenza di un tuono.
Diantha quasi non sognò di poterle sentire, quelle labbra.
Era impossibile sostenerlo.
Era impossibile non provare nulla.
Il cuore prese a tremarle forte e quando lo vide alzarsi con uno scatto delle ginocchia, le mani cominciarono a sudarle. Allora Steven, quasi avesse potuto percepire il suo stato d'animo, si congedò amabilmente e lasciò il bicchiere sul tavolino.
Poi si mosse per raggiungerla.
Prima che Diantha potesse scappare con una scusa, lui l'aveva già attornata, col suo profumo fresco e il suo sguardo.
La ragazza continuò a fissarlo, agitata. Chiedendosi come fosse di carattere, cosa celasse quel portamento elegante e raffinato, quella gentilezza. Cosa lo facesse ridere, e cosa invece lo facesse disperare.
Si domandò come potesse svegliarsi dopo una notte di sonno, con i capelli spettinati in ogni dove, sparati a destra e manca come spighe di grano al vento. O forse ancora imbrattati di lieve brillantina?
Gli stessi capelli su cui stava formulando ipotesi le solleticarono le nocche della mano quando Steven le stampò un lieve bacio a stampo sulle vene chiare del dorso.
Diantha arrossì e lasciò andare un sospiro.
"Piacere, Steven Stone."
Si guardarono.
"E'... è la prima volta che--
"Sì anche per me. E' la prima volta che ho il piacere di incontrarti di persona. Sono Diantha."
Sono Diantha. Quella che ti fissa strano da un po' troppi minuti.
"Diantha, certo. Come il diamante. Bello, resistente e luminoso."
La ragazza lo ammirò sconvolta, e quando lo vide arrossire e scoppiare a ridere lo imitò.
"Okay, ho appena detto un'enorme stronzata."
Finalmente lo sentiva divertito, allietato da una serata che non sembrava entusiasmarlo più di tanto.
Era bellissimo, così composto, così selvaggiamente ordinato da trovarlo quasi caotico. Le piaceva il suono caldo della sua voce.
Aveva un non so che di etereo. Un qualcosa che voleva assolutamente scoprire, riprovare. Sulla pelle.
Sentire tutti i giorni, senza farne più a meno, come l'ossigeno.
All'infinito.
Dopo aver riacquistato fermezza, Steven la invitò a concedergli il lusso di una passeggiata. Diantha lo guardò divertita.
Sapeva che per 'passeggiare' intendeva 'scappare', fuggire verso una pace che l'odore dei drink non voleva donare a nessuno dei due.
Anche lei voleva farlo. E questa volta era sicura fosse stata la sua parte lucida a parlare.
Anzi, era sempre stata lucida.
"Sono astemio".
Scoppiò a ridere e nel momento in cui lui si tinse nuovamente di rosso comprese di essere affascinata da 'Steven il Campione', ma anche da 'Steven'.
Astemio o meno che fosse.


Nda
Undella Town = Spiraria
Steven = Rocco
Alder = Nardo
Wallace = il fantasticherrimo (?) Adriano
Cynthia = Camilla
ho voluto provare a scrivere su questa nuova coppia perché a mio parere sono molto carini insieme, e purtroppo anche molto sottovalutati. Spero la fic sia stata di vostro gradimento!

bye!

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