Il C annibale Sylveon non era sempre stato un Pokémon selvatico. Prima era un Eevee di un Allenatore. Non ricordava come si chiamasse e non era nemmeno sicuro che fosse realmente un ragazzo. Ormai aveva rimosso ogni singolo ricordo di quel dannato umano. Era fuggito, una notte, la stessa notte in cui tutto era accaduto. Aveva corso, tanto e velocemente. Si era lasciato tutto alle spalle. Si era ritrovato in quella foresta labirintica, dove non appena si cambiava direzione cambiava anche il sentiero su cui si camminava. Aveva capito poi – solo dopo essersi fatto accettare – che era uno stratagemma dei Pokémon che ci vivevano per tener lontani gli umani. Si era subito sentito a casa. Lì nessuno lo discriminava per il suo aspetto e tutti lo rispettavano. Aveva raggiunto la notorietà di eremita, evitava sempre la vita sociale che molti Pokémon intrattenevano nella foresta. Sylveon non era nemmeno sempre stato così scontroso. Come tutti gli Eevee era sempre mo
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