2 . Prescelta - Universo X, mille anni prima - “Timo! Timo!”. Erano le dodici in punto ed il villaggio era gremito di persone, come quasi ogni giorno verso quell’ora. Erano tutti in piazza, dove c’era il mercato. C’era chi comprava e chi vendeva Chi rubava. E poi c’erano i ragazzini, che si rincorrevano qui e lì. La voce di una giovane ragazzina, poco più di una bambina forse, spiccava nel vociare confuso e tra le urla dei venditori. “Pane caldo” dicevano quelli. Era vero. Quel pane era caldo e molto buono. “Timo! Aspetta!” continuò la ragazzina. “Non riesci mai a prendermi!” rispondeva l’altro. “Non vale! Tu sei più alto!”. “Non c’entra niente!” urlava quello, voltando in un vicolo. Pochi secondi dopo la bambina con i capelli castani apparve, con il fiatone e le mani ai fianchi della sua blusa consumata. “Invece... invece c’entra! C’entra eccome!” la bambina non riusciva a fermare il fiatone. Timoteo si sedette su di un cumulo di mattoni di terracotta e sospirò.
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