Capitolo III. Una distrazione. Quello di cui aveva bisogno Valerie era di distrarsi , sul serio. Sentiva di star impazzendo dentro quella casa, senza risposte, senza mangiare, senza lei a trotterellarle intorno tutto il dì. Erano passati due giorni da quando era sparita dalla sua vita. Ed era da due giorni che continuava a darsi la colpa, a stare male. Si alzava solo per andare al bagno, il resto delle ore lo passava stesa sul letto, a fissare il camino spento con il cuore devastato che le premeva contro la gola. Abbracciata a Spretzee, poi a Mawile, poi a entrambi. Ogni cosa si era fatta brutta da quando la piccola non c’era più, persino le giornate di sole. Ora erano uguali a quelle di pioggia, brutte, desolanti e vuote come una nave senza motore dimenticata in mezzo al mare. Ora tutto era uguale, tutto aveva perso bellezza. Da un giorno all’altro, il mondo era diventato grigio e uniforme agli occhi spenti di Valerie. E lei, lei aveva perso ogni tracc
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