11. Glitch Hoenn, Verdeazzupoli, Villa Petri Il mattino aveva l’oro in bocca, solitamente. Quello no. “E anche oggi un po’ di pioggia... ti pareva...” sbuffò Fiammetta, dopo aver aperto le persiane. Il giardino di Villa Petri era spoglio e grosse pozzanghere si erano formate nel prato bruciato dal freddo. La donna si portò davanti al comò e, osservando il proprio riflesso nello specchio, raccolse i capelli con entrambe le mani, per poi legarli con l’elastico che teneva al polso. Solita coda alta, poi scese al piano di sotto, camminando lentamente, a piedi scalzi. I talloni battevano sul parquet di mogano. “Buongiorno, Fiammy” diceva Jarica, seduta sul tappeto con le gambe incrociate. Giocava con le bambole mentre guardava alla televisione un cartone animato. “Buongiorno, tesoro. Hai fatto colazione?”. “Sì, Leslie mi ha fatto i cereali”. La donna sorrise. “Si dice preparato. Tra poco spegni e posa tutto, dobbiamo fare i compiti”. Quella sbuffò. “La matematica non la c
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