III ★ Altaria volò fino al ramo, afferrò il giovane per le spalle e lo gettò a terra con la delicatezza di un Ursaring in una cristalleria. Dopodiché, raggiunse tranquillamente Delcatty; comunicò un po’, per convincerlo a montare in groppa, poi gli diede un piacevole passaggio oltre le inferriate del giardino e ritornò dalla sua allenatrice, contenta di aver compiuto una simile buona azione dopo tanto tempo. Il Pokémon gatto ringraziò con un miagolio strascicato, prima di scomparire trotterellando placido per le viuzze di Ceneride. Orthilla tirò un sospiro di sollievo, lieta del fatto che non si fosse trattato ne di ladri o assassini, ne di giovani stupidi impazienti di consumare. Ma rimaneva comunque una questione irrisolta. Chi era quel tipo? Cosa ci faceva nel suo giardino? E soprattutto, perché non la guardava con odio e disprezzo? « Come hai fatto a capire che non era mio? » domandò. Sembrava esausto, e si tirò su a fatica, sibilando per il dolore. « Perché altrim
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