Th e Chi ld Th ief P iccoli fiocchi di neve cadevano scendevano dal cielo grigio sulle loro facce fredde; il freddo non era mai stato un loro problema. A Biancavilla c'era il mare, non nevicava da sessant'anni; ma quell'inverno la salsedine non era riuscita a sciogliere la neve, e la città era rimasta in silenzio sotto il manto bianco. Casa di Green era antica e impersonale, enorme e imponente nel suo austero stile giapponese, con le porte scorrevoli in legno dipinto a mano con fiori di ciliegio, i kotatsu, le dispense internate sotto al pavimento in parquet, i separé di carta. S'erano sdraiati sotto al portico, un lungo corridoio scoperto correva lungo il perimetro dell'edificio, al di fuori d'esso vi era un giardino triste e grigio in tutta la sua maestosità, gli scivoli e le altalene arrugginiti. Forse un tempo Green aveva fatto merenda in quello stesso punto; prima di morire, sua madre aveva usato chiamarlo mentre si nascondeva nella dimessa casa sull
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