United We Stand Il mattino dopo Kyle si svegliò da un sonno profondo e buio, senza sogni o altre sensazioni. Semplicemente, il suo corpo era entrato in standby per delle ore di fila, per poi riprendere il normale funzionamento, appena sveglio. Si fece strada fra i corpi privi di sensi di Arcanine e Riolu, salutò con un cenno Noctowl che era appollaiato sulla finestra lasciata aperta. Il Sole entrava dall’apertura, illuminando la sua stanza. Il freddo vento della mattina gli fece scivolare un brivido di freddo dalla base del cervelletto fino ai talloni, facendolo pentire di aver dormito con soltanto gli slip addosso. Si avvicinò al baule sistemato lì da Daisy, l’ultima a lasciare la casa di Kyle, la notte prima. Il ragazzo cercò di ricordare, inutilmente, gli avvenimenti successivi al suo ritorno con Cole, mentre infilava la maglietta con sopra disegnato, con un motivo pittorico, lo scudo di Capitan America. La sola cosa che riuscì a ricordare fu Alice, aiutata da
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