Nowhereland Adesso sono diventato Morte, il distruttore dei mondi. Robert Oppenheimer, citando il Bhagavadgita L’uomo vestito di bianco tiene la testa appoggiata alla parete di vetro del suo ufficio. Il silenzio che regna nella stanza viene di tanto in tanto spezzato da grida soffocate e esplosioni attutite che provengono da fuori. Solo da fuori. Il suo Sancta Sanctorum esiste nell’incorruttibilità della penombra, della moquette pregiata, della scrivania in marmo zuccherino. L’ampio balcone si affaccia sulla città, è la piattaforma perfetta su cui sedersi ad ammirare il vorticante formicaio di luci che è Austropoli. La città sembra trattenere il fiato. Quel giorno, la neve scende copiosa sul reticolo urbano. L’uomo in bianco accenna un sorriso, si dirig
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