Capitolo 30 – Apistia ‒ Buongiorno ‒ salutò un adone sulla quarantina infilato in un completo elegante nero. Le sue spalle e i suoi pettorali sembravano dover far esplodere tutti i bottoni della sua camicia quando incrociava le mani dietro la schiena. ‒ Salve ‒ e Kalut lo guardava strano, era entrato in una palestra nota per avere una Capopalestra donna dal grande carisma, ma se quello era soltanto il custode, allora proporzionalmente il capo sarebbe dovuto essere una specie di Charizard dall’aspetto solo vagamente umano. ‒ Posso essere d’aiuto? ‒ domandò l’uomo con fare distinto. Kalut riflettè per qualche istante, nel frattempo i suoi occhi cominciarono ad abituarsi al buio ovattato dalla unica luce fioca dei neon che aveva trovato all’interno di quel luogo. ‒ Sì, conosce
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