XI ★ Il giorno seguente, Brendan si svegliò con l’odore tiepido e dolce delle buone colazioni mattutine; era simile all’aroma che sapeva creare sua madre, ma… più delizioso ancora. Non sapeva spiegarselo. Si sollevò, sbadigliò e cominciò a guardarsi intorno con aria stordita. Era in casa di Orthilla, sul suo divano. Una luce intensa penetrava dalle finestre, donando ai mobili un aspetto allegro e rigenerante. Si massaggiò tra i capelli castani, leccandosi le labbra impastate di sonno. Doveva essersi addormentato durante il volo di ritorno, perché non ricordava più niente da lì in poi… cercò con lo sguardo la ragazza, e seguendo l’odore, la trovò in cucina. Sembrava rilassata, e stava armeggiando con i fornelli, intenta a preparare la colazione. La chioma turchina le scendeva cauta sulle spalle, e un timido sorriso le scalfiva il volto ancora assonnato. Era davvero bellissima. Emanava speranza da tutti i pori. Si alzò e la raggiunse. « Buong
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