Capitolo II. L’agente Lucas si passò una mano tra i capelli corvini, poi ritornò a fissare la Capopalestra di Laverre City. Era silenziosa, immersa in un coacervo di pensieri che sembrava impossibile da districare. Intrappolata in una muraglia di dolore che nemmeno un armamento di bombe sarebbe riuscito a rompere. Lucas sapeva che non c’era bisogno di chiederle come stesse per venire a conoscenza del suo vero umore: bastava guardarla. Quella giovane stava morendo dentro. La perdita di un Pokémon caro non è mai semplice da digerire. Si sentì in dovere di trasmetterle un po’ di conforto, anche se non era il tipo da perdersi in certe smancerie. Le posò una mano sulla spalla, e quando lei lo guardò, provò a farle un sorriso incoraggiante. Valerie ricambiò, ma fu come se non lo avesse fatto. Stava pensando ad altro, ad un modo per risolvere quella situazione tremenda senza perdere il controllo. Si stava trattenendo. Stava implodendo dentro. -Troveremo il tu
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