XIII Lo stesso, solito posto «Almeno tu sei sveglia, finalmente». I tre Dexholder si voltarono, trovandosi davanti la figura di Kalut, provato dalla stanchezza ma neanche appena prossimo alla caduta. Sapphire sorrise appena al ragazzo, ma mantenne un certo distacco, come d’altronde tutti, nei suoi confronti. «Dov’eri finito?» domandò Green, quasi indignato dal comportamento del ragazzo dai capelli bianchi. «Cercavo di mettermi in contatto con Celia, immagino abbiate visto ciò che sta succedendo ad Austropoli» spiegò Kalut, sedendosi su una delle poltroncine. I ragazzi annuirono. «Ok, ad ogni modo, ora dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro. Poi sarà il momento di aiutare i nostri amici. Potrei aver trovato la causa dell’inverno che sta congelando Sinnoh, dobbiamo tornare sul Monte Corona e fermare questa follia». «Siamo tutt’orecchi» lo esortò Blue. «Sarà difficile crederci, ma provate ad immaginare: la Faces ha costruito una macchina gigantesca che convoglia l’energia
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