Lumos Dodici anni dopo. Lentamente, la neve riprese a piovere. I primi fiocchi del giorno incominciarono a cadere dalle nuvole, trasportati dal debole vento invernale. Le vette lontane, già completamente colme, riflettevano i raggi solari dritti nei suoi occhi. Si dovette portare una mano al viso per evitare di restare accecato. Tirò sul naso la sciarpa e sistemò il cappello di lana in modo da lasciare quanta meno pelle alle intemperie. Dopodiché affondò le mani nel folto piumaggio, caldo come una tazza di tè, del Pokémon. Il suo ritmato avanzare e sprofondare nella neve alta lo divertiva non poco, con quel suo bizzarro suono. - Smettila di muoverti così, sei lentissimo! Avanti, dobbiamo prendere quella Ghicocca rossa, è la nostra missione. Il Pokémon emise un dolce e pacato suono, segno che si stava divertendo a sua volta. Riecheggiò nell’aria, trasportato per chilometri dalle raffiche di vento. - Non ci arrivo, alzati ancora un po’. Allungò le mani, sporgendosi più d
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