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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

HNK - TIR - 31 - Morituri

Morituri La battaglia era ormai imminente: la Resistenza si era fermata poco lontano dallo scudo eretto dalle macchine di Astoria. Su tutte le mura era un fremere di Sacerdoti che accorrevano da ogni parte per prendere posto nella difesa delle loro case. Ogni arma e tecnologia bellica era stata attivata ed era pronta all’uso, i battaglioni di soldati erano nei pressi del portone principale, i Pokémon al loro fianco. Anche tutta l’aviazione era mobilitata: i Salamance volavano a gran velocità nello spazio aereo della bolla. L’esercito degli Impuri si fermò e rimase immobile, in silenzio. Green si fece avanti, in groppa al suo possente Charizard già megaevoluto. - Blue, tu prendi i Pokémon più rapidi e punta al fianco sinistro. Gold, Zitanna, voi andrete con il reparto psichico e quello ombra, generate quanto più chaos possibile sul fianco destro. Io andrò con il grosso dell’esercito al centro, i Pokémon corazzati faranno da sfondamento. Tutta la flotta verrà guidata da Dai

KomadoriZ71; - Aeternum (parte 2)

KomadoriZ71 AETERNUM Parte 2 " Siamo sopravvissuti! Siamo sopravvissuti all'apocalisse amico! " Tutt'attorno non vedo altro che distruzione e rovina, a stento riconosco la mia Luminopoli, il mio laboratorio, crollatomi addosso dopo quella scossa come fosse fatto di pan di zenzero, il caffè Soleil, il caffè Elisio, la torre Prisma, ridotti in un ammasso disordinato di pietre, sparse qua e là, ricoperte di polvere e fuliggine che tutto annerisce come una coperta di pece. Non finirò mai di ringraziare il mio Garchomp che col suo corpo mi ha fatto da scudo, evitando che io venissi schiacciato sotto le macerie del mio stesso studio. Io me la sono cavata con qualche escoriazione da non prendere alla leggera, ma il mio drago è esausto e ferito, adesso tocca a me, in quanto suo allenatore, curarlo e salvarlo. " Rientra, Garchomp! " Ripongo la sfera nella tasca del camice bianco, ridotto a brandelli, strappato e sporco, e mi volto verso quello ch

TSR - 34 - Castigo pt.1

..:.:.. TSR ..:.:.. 34. Castigo - Sinnoh, Memoride - Senza pietà. Quel freddo mattino, la sveglia suonò senza pietà. Il letto di Camilla era caldo, seppur troppo vuoto. Purtroppo, funzionava così: una donna piena di responsabilità che aveva a malapena il tempo di pranzare non poteva lasciarsi distrarre dalle necessità umane. Lei era la Campionessa di Sinnoh, inumana per definizione, e quel mantello che indossava non era un semplice capo d’abbigliamento. Spostandolo, nessuno avrebbe visto soltanto il fisico statuario di quella bellissima donna, ma anche doveri e ansie in dosi massicce. Sul comodino l’allarme continuava a trillare, noncurante del fatto che la bionda si fosse infilata sotto le coperte soltanto quattro ore prima. Aveva terminato tardi, troppo tardi, la riunione coi Superquattro per la costruzione del Ponte che avrebbe collegato Canalipoli al Lago Verità. Tutti avevano votato a favore del progetto e si erano detti d’accordo nell’aiutare i collegamenti tra

Johikari222 - TeaShipping - Sunday

__S u n d a y::: una TeaShipping di Johikari222 Bill amava la domenica. Non doveva bloccare la fastidiosa suoneria che usava come sveglia, non doveva alzarsi come uno zombie assetato e prepararsi per il lavoro, che sì, adorava, ma che lo sfiancava. Non doveva correre in laboratorio sperando di non tardare e non doveva rimanere lì fino a sera inoltrata coi nervi a fior di pelle. Spesso si sorprendeva a pensare a ciò che succedesse a casa sua e alla sua amata, già rientrata nella loro abitazione, sola. Voleva stare con lei più spesso, stringerla e sentirla sua. Generalmente, Bill amava potersi svegliare da solo senza che nessuno lo disturbasse, vedere i raggi del sole che si insinuavano fra le fessure della serranda, aprire gli occhi e trovare la sua donna dormiente, al suo fianco. Era quasi sempre girata dall'altro lato, dormiva spesso con le gambe tirate verso il petto, lasciando a Bill un immagine tenera di lei. Poi, quasi come se lei lo stesse aspettando, si voltav

HNK - TIR - 30 - Dalle Ceneri, Come Una Fenice

Dalle Ceneri, Come Una Fenice Il calore della lampada da comodino iniziava ormai a infastidirlo. Posò la penna sul foglio, distese la mano e poi si strofinò gli occhi. Controllò l’orologio e vide che erano quasi le diciannove, ora di cena. Rilesse velocemente i suoi appunti presi in classe e li utilizzò per correggere da solo i suoi esercizi di algebra. Ci volle solo un attimo e chiuse il quaderno. Lo ripose sulla mensola, al suo posto, poi prese l’astuccio e lo mise nuovamente nello zaino già pronto per il giorno dopo. Spense quella fastidiosa lampada, si cambiò e si diresse verso la porta. Una volta fuori, s’incamminò verso il bagno del piano di sopra. Decise di prendere il corridoio principale, quello con tutte quelle sculture in marmo e dipinti su un lato, mentre l’altro era aperto sul salone dove quella donna, la decima forse in una settimana, era intenta a produrre una dolce e lieve melodia con il pianoforte a coda della sua famiglia. Si appoggiò alla balaustra,

TSR - 33 - Povere Membra

..:.:.. TSR ..:.:.. 33. Povere Membra   - Kanto, Aranciopoli, Ospedale Civile - “Quindi siamo nella merda più che totale?” domandò Gold, col nugolo di persone ancora attorno al letto. Yellow e Red erano alla sua destra, Marina alla sua sinistra e Sandra e Crystal di fronte a lui, con Silver sullo sfondo, con le spalle appoggiate alla parete. “Non sappiamo cosa fare, a dire il vero. Green sembra un diavolo” ribatté Yellow, guardando Red annuire. “Non sta fermo un attimo, cerca quel maledetto cristallo e non lo trova. E poi questi malviventi… In questo momento dovremmo essere tutti alla ricerca della pietra nera e invece siamo costretti a combattere dei farabutti…”. Le parole di Yellow riecheggiarono in quella stanza troppo buia. “Sil, accendi la luce, per favore?” domandò Marina. Gold vide l’amico di sempre eseguire solerte la richiesta, mentre Sandra lo guardava col volto contrito. I neon, freddi e distanti, irroravano di luce bianca quella stanza ricolma di sospiri