Dodicesimo incontro con Pokémon Apocalindex, con un giorno di ritardo dovuto a impegni personali. Nel venerdì di Ognissanti appena passato e nella giornata odierna in memoria dei defunti, la rubrica dedica un pensiero alle vittime umane dell'ecocidio, alle persone che perdono la vita lottando per un ambiente e un futuro migliore, in particolare alle popolazioni indigene. I diritti degli indigeni, storicamente negati e oggetto di lunghe sopraffazioni e riconquiste, sono la base legale per tutelare un territorio ancora incontaminato i cui abitanti vivono ancora in civiltà ancestrali. Popolazioni come queste sono un esempio prezioso di come la nostra vita si sia sviluppata dalla natura e possa vivere in armonia con essa. Il loro è uno stile di vita completamente diverso dal nostro ma ciò non lo rende peggiore e le civiltà primitive e aborigene non vanno accostate al tono dispregiativo degli aggettivi che usiamo per definirle. Proprio il loro modo di vivere in simbiosi con le loro foreste pone i popoli indigeni in prima linea nella lotta contro la devastazione ambientale e la deforestazione. Le terribili conseguenze del governo Bolsonaro, in Brasile, sono un'impennata inaudita degli incendi nell'Amazzonia, quasi raddoppiati rispetto all'anno scorso, la negazione dei diritti delle popolazioni aborigene al territorio e all'integrazione sociale e l'uccisione di molti esponenti delle tribù amazzoniche che hanno difeso la loro terra. Per questo motivo, in seguito al Sinodo sull'Amazzonia indetto da Papa Francesco, è iniziata la marcia degli indigeni in Europa "Indigenous Blood: Not a Single Drop More". Partendo dal Vaticano e attraversando 12 Paesi, la marcia è iniziata il 17 ottobre e terminerà il 20 novembre. L'Italia ha già incontrato i capi in marcia, che attualmente sono arrivati nei Paesi Bassi. È importante essere informati su vicende come queste, che parlano di culture così estranee in posti così lontani, per capire quanto la crisi ambientale sia un problema nostro. Un problema tuo.
Non una goccia in più – Popoli indigeni lungo l’Europa
https://en.nenhumagotamais.org/
Sceptile, o la Foresta. Linfa eguale
e ‘n verde regno e ‘n cuore par gli vibri:
frugifer dorso ed arbore caudale
fondon in lui secolari equilibri;
se minacciati son ben se n’avvale
Sceptile, non v’è fra i rami chi si libri
sì lesto e in lotta è draconica belva1,
guardiano invitto de la patria selva.
1 – “non v’è fra i rami… draconica belva”: Sceptile è il Pokémon di tipo Erba più veloce, subito dopo Shaymin forma Cielo. Con la Megaevoluzione tuttavia riconquista il primato ed assume il tipo Drago
Non una goccia in più – Popoli indigeni lungo l’Europa
https://en.nenhumagotamais.org/
Sceptile, o la Foresta. Linfa eguale
e ‘n verde regno e ‘n cuore par gli vibri:
frugifer dorso ed arbore caudale
fondon in lui secolari equilibri;
se minacciati son ben se n’avvale
Sceptile, non v’è fra i rami chi si libri
sì lesto e in lotta è draconica belva1,
guardiano invitto de la patria selva.
1 – “non v’è fra i rami… draconica belva”: Sceptile è il Pokémon di tipo Erba più veloce, subito dopo Shaymin forma Cielo. Con la Megaevoluzione tuttavia riconquista il primato ed assume il tipo Drago
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