Ciao a tutti! Periodo di grosse novità, questo fine mese ci sta regalando emozioni inaspettate. E siccome IO non andrò in vacanza per questioni lavorative, continuerò a postare con continuità.
Se siete lettori affezionati sarete sicuramenti già passati qui, su Pokémon Adventures ITA, la nostra pagina. Un piccolo sostegno sarebbe fantastico, e ci motiverà ulteriormente a fare meglio.
È invece importante che vi iscriviate al gruppo ufficiale di Pokémon Courage, per non perderci di vista, per interloquire con gli autori della storia, o semplicemente per lasciare un commento.
Siamo anche su EFP, se qualcuno frequenta il sito.
Inoltre volevo che passaste su - QUESTA - pagina. È una disegnatrice...chissà che non faccia parte anche lei del nostro progetto...
Stay Ready...
Go.
Andy $
Se siete lettori affezionati sarete sicuramenti già passati qui, su Pokémon Adventures ITA, la nostra pagina. Un piccolo sostegno sarebbe fantastico, e ci motiverà ulteriormente a fare meglio.
È invece importante che vi iscriviate al gruppo ufficiale di Pokémon Courage, per non perderci di vista, per interloquire con gli autori della storia, o semplicemente per lasciare un commento.
Siamo anche su EFP, se qualcuno frequenta il sito.
Inoltre volevo che passaste su - QUESTA - pagina. È una disegnatrice...chissà che non faccia parte anche lei del nostro progetto...
Stay Ready...
Go.
Andy $
Zack era un po’ nervoso. Aveva appena finito di curare i
suoi Pokémon, e dopo aver sconfitto il primo dei Superquattro, quando la carica
di adrenalina era scemata, cominciava a sentire un po’ d’ansia.
Oltre la porta che aveva davanti c’era il suo prossimo
avversario.
Prese il coraggio con tutte le mani che aveva, guardando
in cielo, immaginandoselo, più che altro, perchè era in un corridoio, per poi
aprire la porta.
Ancora buio.
Zack sospirò, stringendo prontamente la Pokéball di
Lucario. Ma più il tempo passava, e più non succedeva nulla.
“Hey... sono qui. Ti sto sfidando”
Un profumo lieve, ma dolce cominciò ad invadere le
sinapsi di Zack. “Lo so...” una donna gli sussurrò nell’orecchio.
Zack si irrigidì. La sentiva, sentiva il suo vestito
strascicare per terra tutto intorno a lui, mentre veniva accarezzato dal suo
respiro.
“Fatti vedere”
“Hai una voce davvero bella”
“Hai una voce davvero bella”
Zack non accennava a perdere la concentrazione, mentre
qualcosa gli stritolava le budella. Cacciò fuori un sospiro.
“Ho fretta”
“Io no. E comando io...”
Zack allora acuì l’udito, sentendo ancora lo strascico del vestito, stavolta proprio davanti a lui, ed allungò una mano, toccando un tessuto, ed al di sotto un corpo. Riuscì a capire di aver toccato un fianco.
“Io no. E comando io...”
Zack allora acuì l’udito, sentendo ancora lo strascico del vestito, stavolta proprio davanti a lui, ed allungò una mano, toccando un tessuto, ed al di sotto un corpo. Riuscì a capire di aver toccato un fianco.
“Hey, ci conosciamo da così poco...” sorrise quella,
abbracciando Zack. Lui automaticamente tirò indietro il capo. L’odore diventava
sempre più forte, e a mano a mano che lui cercava di allontanarsi lei lo
stringeva sempre più forte.
“Che braccia forti che hai...” sorrideva quella sembrava avesse
mille mani.
“Ti prego, lasciami stare!”
Silenzio. Quella rimase ferma, avvinghiata a lui. Ancora un fruscio, stavolta erano i capelli di quella.
Silenzio. Quella rimase ferma, avvinghiata a lui. Ancora un fruscio, stavolta erano i capelli di quella.
“Asseconda le passioni. Asseconda quello che vorresti in
realtà...” la voce era sensuale, ed il cuore del ragazzo prese a battere come
un martello pneumatico.
“Dai... fallo... fallo per te”
Zack era immobile, bloccato, e sentiva il respiro di
quella salire lungo il suo collo, mentre la mano destra di quella gli abbassava
la testa.
Le labbra della donna toccarono il mento, per poi
avvicinarsi alle labbra.
Zack stava per scoppiare. Fu il tempo di sentire quelle
labbra percorrere l’esiguo tratto che andava dal mento al labbro inferiore,
e
sentirsele posare leggermente, prima che il bacio fosse scoccato, lui stava per
morire.
Proprio quando Zack si era lasciato sedurre dalle labbra,
dal profumo e dalla voce di quella, i riflettori si accesero.
Lui era fermo, immobile, solo, davanti l’ingresso
dell’arena, mentre dall’altra parte del campo di battaglia c’era una sorridente
e bellissima donna dal vestito rosso, lungo.
“Ciao” sorrise lei, divertita e superba.
Zack era diventato paonazzo nel tempo di un respiro,
senza nemmeno rendersene conto.
“Ciao...”. Si asciugò il sudore dalla fronte con la
manica della maglietta, quindi guardò meglio la donna che aveva di fronte.
Capelli rossi, lunghi, mossi, belli. Gli occhi di un
verde accesissimo erano l’unico elemento visibile del suo volto. Indossava una
maschera che le copriva naso e bocca, di quelle bianche, belle ed impreziosite
di ghirigori rossi e dorati.
Una vestito rosso si adattava perfettamente al suo corpo,
e alle sue curve. Una scollatura bella abbondante catturava gli sguardi del
ragazzo e li liberava con difficoltà.
Mano a mano che scendeva, il vestito si gonfiava, fino a
toccare per terra.
Sembrava una dama ottocentesca. Bellissima.
“Io sono Miss Ginger, ed è un vero piacere incontrarti”
“Zackary Recket”
“Zackary Recket”
“Piacere. Sei un bel ragazzo. Non sembravi così giovane,
dalla voce”
“Tante cose ingannano”
“Tante cose ingannano”
Ginger sorrise.
“Hai battuto Fred”
“Arguta...”
“Per quel che mi riguarda, il mio compito e vedere se sei degno di passare la porta alle mie spalle. Combattiamo?”
Zack annuì.
“Scegli tu?” chiese quella. Detto da lei, anche la parola “lavandino” sembrava un invito per qualcosa di peccaminoso.
“Prima le donne”
“Arguta...”
“Per quel che mi riguarda, il mio compito e vedere se sei degno di passare la porta alle mie spalle. Combattiamo?”
Zack annuì.
“Scegli tu?” chiese quella. Detto da lei, anche la parola “lavandino” sembrava un invito per qualcosa di peccaminoso.
“Prima le donne”
“Benissimo. Credo che il mio Espeon sarà felice di
scendere in campo”
Una Loveball volteggiò in aria fino a toccare per terra, e ne uscì un esemplare di Espeon, bellissimo.
Una Loveball volteggiò in aria fino a toccare per terra, e ne uscì un esemplare di Espeon, bellissimo.
Come la padrona, del resto.
“Vai Absol!”
Miss Ginger inclinò la testa e sorrise. “Wow... è un
Pokémon rarissimo. Molto bello. Non ne avevo mai visto uno. Peccato che tra
poco lo ferirò brutalmente. Espeon, vai con Attrazione” sorrise quella.
Espeon guardò fisso Absol, che ricambiò lo sguardo.
“Dannazione! No! Absol, calmati, e ascoltami! Usa
Danzaspada!”
Absol guardava fisso Espeon, che controllava con lo
sguardo ogni movimento dell’avversario.
Non rispondeva agli ordini di Zack.
“Absol!”
“Espeon! Usa Attacco Rapido!”
L’evoluzione di quello che un tempo era un Eevee colpì
forte Absol, che snobbava totalmente Zack, intento ad urlargli di schivare il
colpo. Nonostante ciò Absol arretrò soltanto di pochi passi.
“No! Absol, cazzo! Apri gli occhi!”
“Inutile fare così! Espeon, colpiscilo con Comete!”
Gli occhi di Espeon si illuminarono, e delle stelle di
energia volarono velocemente verso di lui, fino a colpirlo ancora. Stavolta il
colpo fu molto più forte, e fece ruzzolare per terra Absol, che si rialzò,
ancora adorante del sinuoso Pokémon Sole.
“Absol! Usa Ventagliente!”
Absol inclinava la testa, seduto comodamente, come se
fosse nel pieno di un film coinvolgente.
Non voleva essere disturbato.
“Non funzionerà. Stavolta cerchiamo di essere più
incisivi, Espeon. Vai con Segnoraggio!”
“No!” fu allora che Zack cacciò dallo zaino un piccolo flauto rosso, suonando scordinatamente una melodia dolce.
“No!” fu allora che Zack cacciò dallo zaino un piccolo flauto rosso, suonando scordinatamente una melodia dolce.
Miss Ginger sorrise. “Un flauto rosso... affascinante”
Absol spalancò gli occhi all’improvviso, ed abbaiò,
giusto in tempo per rotolare verso destra e scampare all’attacco del suo
avversario.
“Ben tornato amico” sorrise Zack. Absol abbaiò, e poi
ringhiò verso Espeon.
“Espeon, usa Attrazione!”
“Absol! Usa Doppioteam e guarda me!”. All’ordine Ginger
alzò un sopracciglio, sorpresa. Vide il Pokémon Catastrofe moltiplicarsi e
muoversi velocemente, per poi sedersi e guardare Zack.
“È solo una femme fatale, Absol... proprio come
l’allenatrice” sorrise Zack, divertito.
Miss Ginger sorrise, come se le fosse stato fatto un
complimento.
“Espeon, Fossa!” Quello prese a scavare nel campo, e scomparve.
“Vai con il piano di azione A!”
“Eh?!” Zack sembrava spaesato.
“Prima di diventare un membro dei Superquattro, io ed Espeon, che prima era un esemplare graziosissimo di Eevee, abbiamo girato per Adamanta in lungo ed in largo. A dispetto del nostro aspetto, sappiamo fare quello che facciamo, ed adoro definirmi un’ottima stratega. Indi per cui abbiamo varato delle alternative nei momenti di difficoltà, chiamate Piani di azione. Ce ne sono vari. E quello che abbiamo utilizzato per te è...”
D’improvviso la terra sotto i piedi di Absol, di tutti gli Absol, crollò, e quello cadde all’interno di un grande fosso assieme a tutte le sue copie. Absol rotolò violentemente fino a fermarsi.
“Prima di diventare un membro dei Superquattro, io ed Espeon, che prima era un esemplare graziosissimo di Eevee, abbiamo girato per Adamanta in lungo ed in largo. A dispetto del nostro aspetto, sappiamo fare quello che facciamo, ed adoro definirmi un’ottima stratega. Indi per cui abbiamo varato delle alternative nei momenti di difficoltà, chiamate Piani di azione. Ce ne sono vari. E quello che abbiamo utilizzato per te è...”
D’improvviso la terra sotto i piedi di Absol, di tutti gli Absol, crollò, e quello cadde all’interno di un grande fosso assieme a tutte le sue copie. Absol rotolò violentemente fino a fermarsi.
“Per te è questo. Sei in trappola”
Espeon aveva scavato un fosso circolare attorno al centro
del campo, lungo il perimetro del cerchio che formavano tutte le copie di Absol
poste in superficie. Il Pokémon di Ginger aveva scavato sotto di loro, per, al
momento giusto, levare l’appoggio sotto i piedi dell’avversario.
Espeon quindi saltò fuori, al centro del campo.
“Finiamolo! Segnoraggio!”
L’energia di Absol era praticamente finita. Come sempre,
Zack doveva pensare bene ed in fretta.
“Absol, Contropiede!”
“Absol, Contropiede!”
Prima che Espeon caricasse l’attacco di tipo Coleottero,
che su Absol sarebbe stato devastante, quello si alzò, e scattò velocemente
verso l’avversario, colpendolo con forza sul testa. Espeon cadde qualche metro
dietro a lui, davvero vicino al ciglio del fosso che aveva creato.
“Absol, ottimo! Ora Ventagliente!”
“Non finisce così!” urlò Miss Ginger, mentre Absol
voltava la testa e faceva partire fendenti d’aria tagliente.
“Espeon, vai con Fossa!”
Espeon scavo velocemente e si rintanò sotto terra.
“Absol! Usa la tua capacità di premonizione per
individuarlo!”
Absol si sedette, concentrandosi. Zack lo guardava, mentre la tensione gli tamburellava le dita sul naso, dandogli un fastidio tremendo. Guardava in volto Miss Ginger, poi le guardava i seni e si ripeteva mentalmente di stare concentrato. Doveva trovare il modo per riuscire a sferrare un attacco fisico.
Absol si sedette, concentrandosi. Zack lo guardava, mentre la tensione gli tamburellava le dita sul naso, dandogli un fastidio tremendo. Guardava in volto Miss Ginger, poi le guardava i seni e si ripeteva mentalmente di stare concentrato. Doveva trovare il modo per riuscire a sferrare un attacco fisico.
“Espeon! Attacca!”
“Absol! Salta!”
Quello eseguì e vide poco dopo la terra sotto i suoi
piedi collassare per poi espellere Espeon, che saltava in direzione di Absol.
“Ora, Absol! Sgranocchio!”
Absol si abbassò velocemente, andando incontro ad Espeon,
che veniva proprio nella sua direzione.
“Segnoraggio!”
Espeon fece partire un attacco Segnoraggio, che colpì in
pieno Absol, prima che l’attacco Sgranocchio potesse andare a segno.
Absol ricadde molti metri più lontano, quasi davanti a
Miss Ginger, esausto.
“Dannazione! Per poco! Absol, ritorna!” sospirò Zack.
Vedeva la donna ridere sornione, mentre
ragionava sul fatto che quell’Espeon avesse battuto un Pokémon forte,
qual era Absol, essendo anche in svantaggio con i tipi.
Zack doveva entrare nell’ordine di idee che quella era la
Lega Pokémon.
Non poteva più scherzare.
Strinse bene i guanti al polso, e prese la Pokéball.
“Vai, Gyarados!”
Miss Ginger spalancò gli occhi.
“Oh...”
Zack annuì. “Proprio così. Oh. Gyarados, vai con Idropompa!”
“Espeon, Tuono!”
E nonostante l’enorme differenza di dimensioni tra i due,
il primo ad attaccare fu proprio Gyarados, che lasciò partire dalla bocca un
getto d’acqua di rara potenza, che assalì con brutalità Espeon.
Era fuori combattimento.
“Vai Gyarados!”
Quello ruggì spaventosamente.
“Bene... questo Gyarados è molto ben allenato”
“Non hai ancora visto niente, Miss Labbramorbide”
“Non hai ancora visto niente, Miss Labbramorbide”
Quella sorrise. “Vai Nidoking!”
Quello apparve nel campo, serio e calmo, come se non si
fosse reso conto di avere davanti un palazzo che ruggiva.
“Nidoking, Geloraggio!”
“Gyarados, usa Lanciafiamme!”
“Lanciacosa?!” Miss Ginger pareva davvero disorientata.
Fatto stava che il Geloraggio di Nidoking venne assorbito dalle fiamme
dell’attacco di Gyarados, che poi colpirono l’avversario, senza fare grossi
danni.
“Gyarados, riempi il fosso fatto di Espeon con l’acqua!”
Un attacco Idropompa aiutò nello scopo nel modo più
veloce possibile. Miss Ginger cercava di capire quale strategia volesse
adottare il suo avversario.
“Usa Tossina!”
Nidoking ruggì, lanciando dalla bocca un liquido viola.
Quella poltiglia non era molto bella da vedere, ed aveva un odore sgradevole.
“Gyarados, evitalo!”
Il Pokémon Atroce, si contorceva su se stesso, nel
tentativo vincente di schivare l’attacco di Nidoking.
“Continua! Vai Nidoking, avveleniamolo!”
“Usa Splash!”
E fu allora che Miss Ginger rise di gusto. “Che cosa vorresti fare?! È la mossa dei Magikarp. Quella più inutile in assoluto!”
“Se a farla è un Gyarados secondo me il risultato non è lo stesso”
E bastarono queste parole a far avvilire la donna.
“Usa Splash!”
E fu allora che Miss Ginger rise di gusto. “Che cosa vorresti fare?! È la mossa dei Magikarp. Quella più inutile in assoluto!”
“Se a farla è un Gyarados secondo me il risultato non è lo stesso”
E bastarono queste parole a far avvilire la donna.
Era spettacolare. Gyarados volava, pareva un ferma
immagine, e si tuffava in quell’acquitrino che aveva creato con l’attacco
idropompa di prima.
Una quantità enorme d’acqua si alzò, ricadendo tutta su
Nidoking.
E l’acqua non era propriamente il suo elemento.
“Nidoking! No!”
Gyarados sbucò fuori dall’acqua, ruggendo.
Gyarados sbucò fuori dall’acqua, ruggendo.
“Vai con Fulmine!” urlò Miss Ginger. Fu il tempo di
riprendersi, e fu così che Nidoking lasciò partire un attacco elettrico che
colpì in pieno Gyarados.
Quello ruggì, arrabbiandosi, e prendendo ad urlargli
contro. Non era esausto, ma l’energia che gli era stata levata non era poca.
Anzi.
“Gyarados, dobbiamo chiudere! Usa l’attacco Cascata!”
“Nidoking!”
Una massa d’acqua grandiosa si schiantò sul Pokémon di
Miss Ginger, mettendolo K.O. Nonostante ciò, però, Gyarados era molto stanco.
“Bravissimo, Gyarados”
Miss Ginger sorrideva.
“Devo dire che sei davvero bravo. Ma ancora un po’ troppo
acerbo per diventare campione. C’è bisogno della giusta mentalità”
“Tu stai tranquilla... vedrai che adesso ti farò rimangiare tutto”
“Tu stai tranquilla... vedrai che adesso ti farò rimangiare tutto”
“Vai Milotic. Vediamo chi è il più forte Pokémon d’acqua”
Un leggiadro esemplare di Milotic fece il suo ingresso
nel campo, nuotando nella pozza creata da Gyarados. L’acqua in eccesso cadeva
dai lati del campo.
“Cominciamo! Gyarados, vai con Colpo!”
Gyarados ruggì, furibondo, e prese a colpire la pozza,
nel tentativo di prendere Milotic. Una volta, due volte, tre volte, senza mai
riuscire a farlo davvero. In quella piccola piscina di acqua e terra, Milotic
nuotava velocemente.
“Milotic, esci ed usa Tornado!”
“Questo gioco possiamo farlo insieme! Vai Gyarados!”
Due tornado si cominciarono a danzare l’uno accanto all’altro, fino a colpirsi, quasi esplodendo. Nessuno dei due Pokémon aveva riportato danni.
Due tornado si cominciarono a danzare l’uno accanto all’altro, fino a colpirsi, quasi esplodendo. Nessuno dei due Pokémon aveva riportato danni.
“Dobbiamo riuscirci Gyarados! Vagli vicino e stritolalo!”
“È una lei”
“Tra un po’ non sarà più niente”
I due altissimi Pokémon si intrecciarono, prendendo a colpirsi con violenza a vicenda. Era una prova di forza, dove il primo che cadeva sarebbe sicuramente finito preda di un attacco colmo di cattiveria.
“Tra un po’ non sarà più niente”
I due altissimi Pokémon si intrecciarono, prendendo a colpirsi con violenza a vicenda. Era una prova di forza, dove il primo che cadeva sarebbe sicuramente finito preda di un attacco colmo di cattiveria.
“Dobbiamo vincere Gyarados! Usa il tuo orgoglio! Non
farti battere! Vai con Sgranocchio!”
Gyarados ruggì con forza e morse a ripetizione il collo
di Milotic. Il suo urlo si espanse per l’arena, facendo gelare il sangue degli
allenatori.
“Milotic! Acquanello!” fece Miss Ginger, preoccupata.
“Sapevo che l’avresti fatto!” sorrise Zack. La bellissima
donna spalancò gli occhi. “Vai, Gyarados, utilizza Iper Raggio!”
“No!”
“No!”
“Sul pavimento sotto i tuoi piedi!”
“Eh?!”
Gyarados obbedì, e sparò un’enorme quantità di energia
dalla sua bocca, che lo fece sollevare dal suolo di parecchi metri.
“Milotic!” urlò Miss Ginger, ma il colpo non lo
coinvolse.
“Vai adesso! So che sei stanco, ma usa l’attacco
Fulmine!”
Gyarados volava oltre la pozza d’acqua, e lasciò partire
un fulmine, ruggendo, quasi aggredendo verbalmente Milotic. L’espressione di
Gyarados non cambiava mai, ma Zack riusciva a capire quanto quello fosse
stanco.
“Milotic evitalo!”
Quello, con le sue linee aggraziate e sinuose si erse
come una torre ed evitò l’attacco. Quasi contemporaneamente Miss Ginger urlò
dalla felicità.
“Il tuo Pokémon ha speso così tanta energia per attaccare
Milotic e lo ha anche...”. La sua espressione mutò incredibilmente in volto
quando vide Milotic, alto come una torre, abbattersi lentamente e schiantarsi
al suolo rumorosamente. Poco dopo Gyarados atterrò sul terreno, senza non pochi
danni. Era ormai stanchissimo.
Milotic era però fuori combattimento. E questo segnava la
vittoria di Gyarados.
“Ma... come?!”
“E secondo te perché ho fatto volare in alto Gyarados con
l’Iper Raggio? Mi sono dovuto allontanare da quella pozza d’acqua, altrimenti
si sarebbe colpito da solo...anche se Milotic ha schivato l’attacco, il fulmine
ha colpito la pozza in cui si trovava ed ha trasmesso la scossa attraverso
l’acqua...”
“...che è un conduttore elettrico...” lo sguardo di Miss
Ginger era maledettamente serio. Poi una
fiammella le si accese negli occhi, lo sguardo si rianimò. “Complimenti per la
tua strategia... me l’hai fatta”
La donna fece rientrare Milotic nella sfera e sospirò.
“Ora voglio portarmi un po’ in vantaggio... vai Cherrim!”
Un esemplare carinissimo di Cherrim era ben incappottato
con i suoi petali. Miss Ginger alzò le mani e mosse lentamente gli indici verso
il basso, quindi i riflettori aumentarono il loro raggio d’azione, e
l’attenzione si focalizzò sul piccolo Pokémon d’erba.
Uno dopo l’altro i petali di Cherrim cominciarono ad
aprirsi, e lentamente apparve il volto addormentato di Cherrim. La luce lo destò
dal suo sonno, regalandogli un sorriso.
Stesso sorriso che apparve, dolcemente, sul volto di Miss
Ginger.
Zack guardò Gyarados, che sì, era stanco, ma comunque era
fisicamente più grosso e forte del piccolo Pokémon d’erba.
“Preparati, Cherrim, sai cosa dobbiamo fare!” urlò la
donna, gioiosa.
Cherrim saltellò qua e là.
Zack sorrise. Come sperava quel puffo saltellante di battere
il suo enorme Gyarados.
“Gyarados, vai con...”
“Ora!”
Zack non finì di chiamare la mossa, distratto e sorpreso
dallo scatto di Miss Ginger, e poi si voltò verso Cherrim.
Quello illuminò tempestivamente la corona di petali che
aveva attorno alla testa.
“Non...”
“Solarraggio!”
Cherrim lasciò partire un raggio di dimensioni e forza devastante, che non poteva mancare Gyarados. Di fatti lo colpì in pieno, lasciandolo barcollante. E vedere una torre di muscoli ed ossa barcollare davanti a te, senza la matematica certezza di dove cadrà, non è una cosa piacevole.
“Solarraggio!”
Cherrim lasciò partire un raggio di dimensioni e forza devastante, che non poteva mancare Gyarados. Di fatti lo colpì in pieno, lasciandolo barcollante. E vedere una torre di muscoli ed ossa barcollare davanti a te, senza la matematica certezza di dove cadrà, non è una cosa piacevole.
“Si!” urlò Miss Ginger, vedendo poi volteggiare felice
Cherrim.
Zack vedeva Gyarados. Era fuori combattimento, quel round
lo aveva perso. Ma ciò che era peggio e che gli stava per cadere addosso.
“La poké Ball...” disse tra sé e sé velocemente, ma le
mani, per la paura, non riuscivano ad agguantare la sfera giusta.
“Cazzo! Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!” il panico lo aveva
stretto tra le sue braccia forti, fino a quando un attimo di lucidità gli
consentì di abbassare la testa e prendere la sfera. Gyarados stava proprio
sulla sua testa, e Zack si lasciò cadere per terra, steso a pancia all’aria,
prima di veder scomparire il Pokémon Atroce in un fascio di luce rosso.
Zack stava iperventilando, respirava più del necessario,
ed i polmoni era troppo sotto sforzo.
“Hey, giovane...” Zack vedeva solo la punta del suo naso.
Miss Ginger era diventata una macchia rossa sullo sfondo.
D’improvviso le luci si spensero, e quando si riaccesero,
due secondi dopo, Miss Ginger era accanto a lui, inginocchiata.
Cherrim aveva rapidamente chiuso e riaperto i petali.
“Zackary, ti chiami... è così?”
Quello non rispondeva. Rimaneva solo con gli occhi spalancati, ed il fiatone.
Quello non rispondeva. Rimaneva solo con gli occhi spalancati, ed il fiatone.
La donna gli prese la mano. Il suo profumo invadeva le sue
narici.
“Zack...”
Come se il cuore avesse saltato i battiti per venti
secondi, all’improvviso riempì i polmoni di nuovo, per gemere, e lasciarsi
andare lentamente verso il pavimento.
Gli occhi tornarono a muoversi ad una velocità
ragionevole.
“Signorina... mi scusi...”
“Vogliamo fermarci?”
“No... no, non è il caso. La sto battendo”
“Che è successo?”
“Ho avuto un attacco di panico... almeno credo”
“Se vuoi arrenderti, io non posso dirti nulla. Ma perderai la tua sfida alla Lega Pokémon. E dovrai ricominciare tutto daccapo”
“Lo so... no, non si preoccupi signorina, continuiamo...”
Le luci si spensero e si riaccesero in un battito di ciglio, e Miss Ginger era di nuovo dall’altro lato del campo.
“Vogliamo fermarci?”
“No... no, non è il caso. La sto battendo”
“Che è successo?”
“Ho avuto un attacco di panico... almeno credo”
“Se vuoi arrenderti, io non posso dirti nulla. Ma perderai la tua sfida alla Lega Pokémon. E dovrai ricominciare tutto daccapo”
“Lo so... no, non si preoccupi signorina, continuiamo...”
Le luci si spensero e si riaccesero in un battito di ciglio, e Miss Ginger era di nuovo dall’altro lato del campo.
“Poi mi spiega come fa... vabbè... ora vai tu, Braviary!”
L’aquila emise il suo urlo poco prima di apparire davanti
agli occhi dei due contendenti.
Vide Cherrim non turbarsi di un briciolo. L’apertura
alare di Braviary era così ampia da oscurare i riflettori, quando ci passava
davanti.
Zack sorrideva, fiero del suo Pokémon. Lo aveva catturato
che era un piccolo Rufflet, cresciuto con amore. Ed ora lui stava per ripagare
tanti sforzi.
“Vai!”. Ed in quella piccola parola
Braviary si gettò in picchiata sul Pokémon Bocciolo.
Braviary si gettò in picchiata sul Pokémon Bocciolo.
“Sostituto!” urlò Miss Ginger. “E lascia delle Spore
Paralizzanti lì”
Cherrim era velocissimo, e riuscì a fare tutto quello che doveva fare prima che Braviary si abbattesse sul suo sostituto.
Cherrim era velocissimo, e riuscì a fare tutto quello che doveva fare prima che Braviary si abbattesse sul suo sostituto.
Appena lo toccò, le spore lo attaccarono, e non riuscì a
rimettersi in volo, schiantandosi al suolo.
“Benissimo, Cherrim! Ora bloccalo con le tue liane!”
Cherrim saltellò, sempre felice, mentre Braviary lanciava
grida d rabbia, mentre il suo orgoglio si feriva sempre di più mano a mano che
le liane lo avvolgevano e lo stringevano.
Non era confortevole. Nemmeno per Zack, che soffriva nel
vedere quella scena.
“Dai, Braviary! Liberati!”
“L’acqua di quel pantano è ancora ricca di elettricità,
Cherrim... che ne dici di arrostire il nostro pollo?” sorrise poi lei, fiera
per quella battuta.
“No! Braviary! No!”
Cherrim si avvicinava alla pozza molto lentamente.
Quell’acqua sporca ristagnava di chissà cosa, e l’elettricità, su Braviary, non
era proprio la cosa migliore come abbinamento, ed intanto la tensione saliva.
Era tutta una questione psicofisica. Braviary doveva solo
riprendere il controllo del suo corpo. Le liane di Cherrim non sarebbero mai
state così forti da bloccare le forti ali del suo amico.
“Si tratta di te! È solo tua la decisione, tu puoi
decidere di stare fermo, di lasciarti sopraffare dalla cosa. Stai sicuro che
non permetterò che quell’acqua avvelenata tocchi nemmeno una tue ali, ma sarò
costretto a ritirarmi dal combattimento, e tu sarai fuori gioco. Ed io non
voglio che tu ti senta come un perdente! Perché io ti conosco. Io ti ho
cresciuto, con te ho riso ed ho pianto! Con te ho passato tante avventure,
Braviary! Ora è il momento! È il momento del tuo orgoglio! Orgoglio!”
L’ultima parola riecheggiò nell’arena di combattimento,
penetrando a fondo nella testa di Braviary.
Orgoglio.
L’orgoglio per un’aquila è semplicemente volare in alto,
lungo le valli di montagne altissime.
Orgoglio.
Le ali non si muovevano, la testa non riusciva ad inviare
messaggi al corpo, e Cherrim si avvicinava sempre di più alla pozza. Braviary
gridò ancora, e vide Zack, più serio che mai, con la Poké Ball in mano.
Sarebbe stata la fine?
Orgoglio.
Doveva farcela. E fu così.
Aprì le ali, spezzando le liane dell’avversario, e gridò
ancora.
“Si! Vai così, vecchio mio! Ora vai con l’attacco
Raffica!”
“Cherrim! Radicamento!”
In questo modo le radici, bloccate per terra, evitavano che il vento lo portasse via. Nonostante questo, però, si dovette sorbire tutto l’attacco di Braviary.
In questo modo le radici, bloccate per terra, evitavano che il vento lo portasse via. Nonostante questo, però, si dovette sorbire tutto l’attacco di Braviary.
“Ottimo! Continua così Braviary! E poi vai con
Doppioteam!”
Lo fece, ed altri sette finti Braviary accerchiarono Cherrim.
“Orgoglio, Braviary! Vai con Baldeali!”
Braviary spinse ancora di più con l’attacco raffica,
quindi si tuffò in picchiata, mentre le sue ali cominciarono a scintillare.
“Ora!”
Braviary virò, colpendo con forza Cherrim. Le sue radici
si strapparono, e quello volò fino a schiantarsi per terra, pochi metri davanti
i piedi di Miss Ginger.
Braviary continuava a lanciare gridi, come per incitarsi
da solo.
“Bravissimo, Braviary! Ottimo!”
Miss Ginger aveva il volto cereo. Preferì non fare commenti, e mandò in campo il suo Scolipede.
Miss Ginger aveva il volto cereo. Preferì non fare commenti, e mandò in campo il suo Scolipede.
“Distruggiamolo, Braviary! Vai con l’attacco volo!”
“Usa Protezione!”
Miss Ginger era in alta difficoltà. Stringeva i denti, ma sapeva che quella sfida non sarebbe durata molto. Non poteva colpire in alcun modo Braviary, specialmente se si spingeva a volare così in alto.
Miss Ginger era in alta difficoltà. Stringeva i denti, ma sapeva che quella sfida non sarebbe durata molto. Non poteva colpire in alcun modo Braviary, specialmente se si spingeva a volare così in alto.
Non le restava che difendersi ed aspettare il momento
propizio.
Dal canto suo, Zack voleva chiudere quella faccenda, ed
in fretta.
Voleva passare all’avversario successivo. Naturalmente
dopo aver curato i suoi Pokémon.
Braviary attaccò d’improvviso, scendendo in picchiata, e
cercando di arpionare con gli artigli Scolipede, che era protetto da una patina
luminosa.
“Scolipede! Vai con Fangobomba!”
“Non puoi colpirci! Braviary, utilizza l’attacco Raffica!”
“Proteggiti!”
Scolipede si trovò un po’ in difficoltà, per via dei due
ordini dati velocemente. Lanciò un attacco Fangobomba blando, che venne
rispedito al mittente dall’attacco raffica. Prima che il suo Fangobomba lo
colpisse, però, lui si era appallottolato.
Zack capì che doveva mettersi in gioco.
“Braviary, posati ed usa Trespolo”
L’aquila si poggiò per terra, le zampe rugose e gli
artigli affilati affondarono per poco nella sabbia dell’arena, mentre Scolipede
era ancora appallottolato.
Miss Ginger, alla visuale di Braviary in riposo, si
illuminò.
“Vai con Rulloduro!” urlò.
Zack sorrise. “Stai calmo”
Miss Ginger allora si chiese il motivo di tale calma. Zack aveva un piano. Si sporse leggermente, per guardare oltre i due Pokémon.
Miss Ginger allora si chiese il motivo di tale calma. Zack aveva un piano. Si sporse leggermente, per guardare oltre i due Pokémon.
Poi capì.
“La fossa! No, Scolipede, fermati!”
Quello si aprì, e frenò.
“Ora, Braviary, vai con Aeroassalto!”
Braviary si fiondo su Scolipede, cominciando a dilaniarlo
con becco ed artigli. Era più che efficace, e portò incredibilmente K.O. il suo
avversario.
“Ho vinto!”
Miss Ginger rideva, felice. Poi le luci si spensero e si
riaccesero, come di rito, con pochi secondi di distacco, e quella era accanto a
Zack.
“Bravissimo, Zack. Ti sei ripreso alla grande. Il legame
che hai con i tuoi Pokémon è fenomenale. Ti stimo molto come persona e come
allenatore...” poi sorrise e si avvicinò all’orecchio. “E non ti nascondo che
se io avessi avuto qualche anno in meno, prima ti avrei baciato”
La cosa fece arrossire Zack.
La cosa fece arrossire Zack.
“La ringrazio”
“Bene... Mister Kendrick è il prossimo tuo avversario. Ha qualcosa di... particolare. Mi raccomando, e buona fortuna”
Zack sorrise e salutò Miss Ginger, chiedendosi curioso di cosa parlasse la donna. Curò i Pokémon e varcò la porta della terza stanza.
“Bene... Mister Kendrick è il prossimo tuo avversario. Ha qualcosa di... particolare. Mi raccomando, e buona fortuna”
Zack sorrise e salutò Miss Ginger, chiedendosi curioso di cosa parlasse la donna. Curò i Pokémon e varcò la porta della terza stanza.
Commenti
Posta un commento