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Consigli Utili 10

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Inoltre volevo che passaste su - QUESTA - pagina. È una disegnatrice...chissà che non faccia parte anche lei del nostro progetto...

Stay Ready...
Go.

Andy $






Zack era un po’ nervoso. Aveva appena finito di curare i suoi Pokémon, e dopo aver sconfitto il primo dei Superquattro, quando la carica di adrenalina era scemata, cominciava a sentire un po’ d’ansia.
Oltre la porta che aveva davanti c’era il suo prossimo avversario.
Prese il coraggio con tutte le mani che aveva, guardando in cielo, immaginandoselo, più che altro, perchè era in un corridoio, per poi aprire la porta.
Ancora buio.


Zack sospirò, stringendo prontamente la Pokéball di Lucario. Ma più il tempo passava, e più non succedeva nulla.
“Hey... sono qui. Ti sto sfidando”
Un profumo lieve, ma dolce cominciò ad invadere le sinapsi di Zack. “Lo so...” una donna gli sussurrò nell’orecchio.
Zack si irrigidì. La sentiva, sentiva il suo vestito strascicare per terra tutto intorno a lui, mentre veniva accarezzato dal suo respiro.
“Fatti vedere”
“Hai una voce davvero bella”
Zack non accennava a perdere la concentrazione, mentre qualcosa gli stritolava le budella. Cacciò fuori un sospiro.
“Ho fretta”
“Io no. E comando io...”
Zack allora acuì l’udito, sentendo ancora lo strascico del vestito, stavolta proprio davanti a lui, ed allungò una mano, toccando un tessuto, ed al di sotto un corpo. Riuscì a capire di aver toccato un fianco.
“Hey, ci conosciamo da così poco...” sorrise quella, abbracciando Zack. Lui automaticamente tirò indietro il capo. L’odore diventava sempre più forte, e a mano a mano che lui cercava di allontanarsi lei lo stringeva sempre più forte.
“Che braccia forti che hai...” sorrideva quella sembrava avesse mille mani.
“Ti prego, lasciami stare!”
Silenzio. Quella rimase ferma, avvinghiata a lui. Ancora un fruscio, stavolta erano i capelli di quella.
“Asseconda le passioni. Asseconda quello che vorresti in realtà...” la voce era sensuale, ed il cuore del ragazzo prese a battere come un martello pneumatico.
“Dai... fallo... fallo per te”
Zack era immobile, bloccato, e sentiva il respiro di quella salire lungo il suo collo, mentre la mano destra di quella gli abbassava la testa.
Le labbra della donna toccarono il mento, per poi avvicinarsi alle labbra.
Zack stava per scoppiare. Fu il tempo di sentire quelle labbra percorrere l’esiguo tratto che andava dal mento al labbro inferiore,
e sentirsele posare leggermente, prima che il bacio fosse scoccato, lui stava per morire.
Proprio quando Zack si era lasciato sedurre dalle labbra, dal profumo e dalla voce di quella, i riflettori si accesero.
Lui era fermo, immobile, solo, davanti l’ingresso dell’arena, mentre dall’altra parte del campo di battaglia c’era una sorridente e bellissima donna dal vestito rosso, lungo.
“Ciao” sorrise lei, divertita e superba.
Zack era diventato paonazzo nel tempo di un respiro, senza nemmeno rendersene conto.
“Ciao...”. Si asciugò il sudore dalla fronte con la manica della maglietta, quindi guardò meglio la donna che aveva di fronte.
Capelli rossi, lunghi, mossi, belli. Gli occhi di un verde accesissimo erano l’unico elemento visibile del suo volto. Indossava una maschera che le copriva naso e bocca, di quelle bianche, belle ed impreziosite di ghirigori rossi e dorati.
Una vestito rosso si adattava perfettamente al suo corpo, e alle sue curve. Una scollatura bella abbondante catturava gli sguardi del ragazzo e li liberava con difficoltà.
Mano a mano che scendeva, il vestito si gonfiava, fino a toccare per terra.
Sembrava una dama ottocentesca. Bellissima.
“Io sono Miss Ginger, ed è un vero piacere incontrarti”
“Zackary Recket”
“Piacere. Sei un bel ragazzo. Non sembravi così giovane, dalla voce”
“Tante cose ingannano”
Ginger sorrise.
“Hai battuto Fred”
“Arguta...”
“Per quel che mi riguarda, il mio compito e vedere se sei degno di passare la porta alle mie spalle. Combattiamo?”
Zack annuì.
“Scegli tu?” chiese quella. Detto da lei, anche la parola “lavandino” sembrava un invito per qualcosa di peccaminoso.
“Prima le donne”
“Benissimo. Credo che il mio Espeon sarà felice di scendere in campo”
Una Loveball volteggiò in aria fino a toccare per terra, e ne uscì un esemplare di Espeon, bellissimo.

Come la padrona, del resto.
“Vai Absol!”
Miss Ginger inclinò la testa e sorrise. “Wow... è un Pokémon rarissimo. Molto bello. Non ne avevo mai visto uno. Peccato che tra poco lo ferirò brutalmente. Espeon, vai con Attrazione” sorrise quella.
Espeon guardò fisso Absol, che ricambiò lo sguardo.
“Dannazione! No! Absol, calmati, e ascoltami! Usa Danzaspada!”
Absol guardava fisso Espeon, che controllava con lo sguardo ogni movimento dell’avversario.
Non rispondeva agli ordini di Zack.
“Absol!”
“Espeon! Usa Attacco Rapido!”
L’evoluzione di quello che un tempo era un Eevee colpì forte Absol, che snobbava totalmente Zack, intento ad urlargli di schivare il colpo. Nonostante ciò Absol arretrò soltanto di pochi passi.
“No! Absol, cazzo! Apri gli occhi!”
“Inutile fare così! Espeon, colpiscilo con Comete!”
Gli occhi di Espeon si illuminarono, e delle stelle di energia volarono velocemente verso di lui, fino a colpirlo ancora. Stavolta il colpo fu molto più forte, e fece ruzzolare per terra Absol, che si rialzò, ancora adorante del sinuoso Pokémon Sole.
“Absol! Usa Ventagliente!”
Absol inclinava la testa, seduto comodamente, come se fosse nel pieno di un film coinvolgente.
Non voleva essere disturbato.
“Non funzionerà. Stavolta cerchiamo di essere più incisivi, Espeon. Vai con Segnoraggio!”
“No!” fu allora che Zack cacciò dallo zaino un piccolo flauto rosso, suonando scordinatamente una melodia dolce.
Miss Ginger sorrise. “Un flauto rosso... affascinante”
Absol spalancò gli occhi all’improvviso, ed abbaiò, giusto in tempo per rotolare verso destra e scampare all’attacco del suo avversario.
“Ben tornato amico” sorrise Zack. Absol abbaiò, e poi ringhiò verso Espeon.
“Espeon, usa Attrazione!”
“Absol! Usa Doppioteam e guarda me!”. All’ordine Ginger alzò un sopracciglio, sorpresa. Vide il Pokémon Catastrofe moltiplicarsi e muoversi velocemente, per poi sedersi e guardare Zack.
“È solo una femme fatale, Absol... proprio come l’allenatrice” sorrise Zack, divertito.

Miss Ginger sorrise, come se le fosse stato fatto un complimento.
“Espeon, Fossa!” Quello prese a scavare nel campo, e scomparve. “Vai con il piano di azione A!”
“Eh?!” Zack sembrava spaesato.
“Prima di diventare un membro dei Superquattro, io ed Espeon, che prima era un esemplare graziosissimo di Eevee, abbiamo girato per Adamanta in lungo ed in largo. A dispetto del nostro aspetto, sappiamo fare quello che facciamo, ed adoro definirmi un’ottima stratega. Indi per cui abbiamo varato delle alternative nei momenti di difficoltà, chiamate Piani di azione. Ce ne sono vari. E quello che abbiamo utilizzato per te è...”
D’improvviso la terra sotto i piedi di Absol, di tutti gli Absol, crollò, e quello cadde all’interno di un grande fosso assieme a tutte le sue copie. Absol rotolò violentemente fino a fermarsi.
“Per te è questo. Sei in trappola”
Espeon aveva scavato un fosso circolare attorno al centro del campo, lungo il perimetro del cerchio che formavano tutte le copie di Absol poste in superficie. Il Pokémon di Ginger aveva scavato sotto di loro, per, al momento giusto, levare l’appoggio sotto i piedi dell’avversario.
Espeon quindi saltò fuori, al centro del campo.
“Finiamolo! Segnoraggio!”
L’energia di Absol era praticamente finita. Come sempre, Zack doveva pensare bene ed in fretta.
“Absol, Contropiede!”
Prima che Espeon caricasse l’attacco di tipo Coleottero, che su Absol sarebbe stato devastante, quello si alzò, e scattò velocemente verso l’avversario, colpendolo con forza sul testa. Espeon cadde qualche metro dietro a lui, davvero vicino al ciglio del fosso che aveva creato.
“Absol, ottimo! Ora Ventagliente!”
“Non finisce così!” urlò Miss Ginger, mentre Absol voltava la testa e faceva partire fendenti d’aria tagliente.
“Espeon, vai con Fossa!”
Espeon scavo velocemente e si rintanò sotto terra.
“Absol! Usa la tua capacità di premonizione per individuarlo!”
Absol si sedette, concentrandosi. Zack lo guardava, mentre la tensione gli tamburellava le dita sul naso, dandogli un fastidio tremendo. Guardava in volto Miss Ginger, poi le guardava i seni e si ripeteva mentalmente di stare concentrato. Doveva trovare il modo per riuscire a sferrare un attacco fisico.
“Espeon! Attacca!”
“Absol! Salta!”
Quello eseguì e vide poco dopo la terra sotto i suoi piedi collassare per poi espellere Espeon, che saltava in direzione di Absol.
“Ora, Absol! Sgranocchio!”
Absol si abbassò velocemente, andando incontro ad Espeon, che veniva proprio nella sua direzione.
“Segnoraggio!”
Espeon fece partire un attacco Segnoraggio, che colpì in pieno Absol, prima che l’attacco Sgranocchio potesse andare a segno.
Absol ricadde molti metri più lontano, quasi davanti a Miss Ginger, esausto.
“Dannazione! Per poco! Absol, ritorna!” sospirò Zack. Vedeva la donna ridere sornione, mentre  ragionava sul fatto che quell’Espeon avesse battuto un Pokémon forte, qual era Absol, essendo anche in svantaggio con i tipi.
Zack doveva entrare nell’ordine di idee che quella era la Lega Pokémon.
Non poteva più scherzare.
Strinse bene i guanti al polso, e prese la Pokéball.
“Vai, Gyarados!”
Miss Ginger spalancò gli occhi.
“Oh...”
Zack annuì. “Proprio così. Oh. Gyarados, vai con Idropompa!”
“Espeon, Tuono!”
E nonostante l’enorme differenza di dimensioni tra i due, il primo ad attaccare fu proprio Gyarados, che lasciò partire dalla bocca un getto d’acqua di rara potenza, che assalì con brutalità Espeon.
Era fuori combattimento.
“Vai Gyarados!”
Quello ruggì spaventosamente.
“Bene... questo Gyarados è molto ben allenato”
“Non hai ancora visto niente, Miss Labbramorbide”
Quella sorrise. “Vai Nidoking!”
Quello apparve nel campo, serio e calmo, come se non si fosse reso conto di avere davanti un palazzo che ruggiva.
“Nidoking, Geloraggio!”
“Gyarados, usa Lanciafiamme!”
“Lanciacosa?!” Miss Ginger pareva davvero disorientata. Fatto stava che il Geloraggio di Nidoking venne assorbito dalle fiamme dell’attacco di Gyarados, che poi colpirono l’avversario, senza fare grossi danni.
“Gyarados, riempi il fosso fatto di Espeon con l’acqua!”
Un attacco Idropompa aiutò nello scopo nel modo più veloce possibile. Miss Ginger cercava di capire quale strategia volesse adottare il suo avversario.
“Usa Tossina!”
Nidoking ruggì, lanciando dalla bocca un liquido viola. Quella poltiglia non era molto bella da vedere, ed aveva un odore sgradevole.
“Gyarados, evitalo!”
Il Pokémon Atroce, si contorceva su se stesso, nel tentativo vincente di schivare l’attacco di Nidoking.
“Continua! Vai Nidoking, avveleniamolo!”
“Usa Splash!”
E fu allora che Miss Ginger rise di gusto. “Che cosa vorresti fare?! È la mossa dei Magikarp. Quella più inutile in assoluto!”
“Se a farla è un Gyarados secondo me il risultato non è lo stesso”
E bastarono queste parole a far avvilire la donna.
Era spettacolare. Gyarados volava, pareva un ferma immagine, e si tuffava in quell’acquitrino che aveva creato con l’attacco idropompa di prima.
Una quantità enorme d’acqua si alzò, ricadendo tutta su Nidoking.
E l’acqua non era propriamente il suo elemento.
“Nidoking! No!”
Gyarados sbucò fuori dall’acqua, ruggendo.
“Vai con Fulmine!” urlò Miss Ginger. Fu il tempo di riprendersi, e fu così che Nidoking lasciò partire un attacco elettrico che colpì in pieno Gyarados.
Quello ruggì, arrabbiandosi, e prendendo ad urlargli contro. Non era esausto, ma l’energia che gli era stata levata non era poca. Anzi.
“Gyarados, dobbiamo chiudere! Usa l’attacco Cascata!”
“Nidoking!”
Una massa d’acqua grandiosa si schiantò sul Pokémon di Miss Ginger, mettendolo K.O. Nonostante ciò, però, Gyarados era molto stanco.
“Bravissimo, Gyarados”
Miss Ginger sorrideva.
“Devo dire che sei davvero bravo. Ma ancora un po’ troppo acerbo per diventare campione. C’è bisogno della giusta mentalità”
“Tu stai tranquilla... vedrai che adesso ti farò rimangiare tutto”
“Vai Milotic. Vediamo chi è il più forte Pokémon d’acqua”
Un leggiadro esemplare di Milotic fece il suo ingresso nel campo, nuotando nella pozza creata da Gyarados. L’acqua in eccesso cadeva dai lati del campo.
“Cominciamo! Gyarados, vai con Colpo!”
Gyarados ruggì, furibondo, e prese a colpire la pozza, nel tentativo di prendere Milotic. Una volta, due volte, tre volte, senza mai riuscire a farlo davvero. In quella piccola piscina di acqua e terra, Milotic nuotava velocemente.
“Milotic, esci ed usa Tornado!”
“Questo gioco possiamo farlo insieme! Vai Gyarados!”
Due tornado si cominciarono a danzare l’uno accanto all’altro, fino a colpirsi, quasi esplodendo. Nessuno dei due Pokémon aveva riportato danni.
“Dobbiamo riuscirci Gyarados! Vagli vicino e stritolalo!”
“È una lei”
“Tra un po’ non sarà più niente”
I due altissimi Pokémon si intrecciarono, prendendo a colpirsi con violenza a vicenda. Era una prova di forza, dove il primo che cadeva sarebbe sicuramente finito preda di un attacco colmo di cattiveria.
“Dobbiamo vincere Gyarados! Usa il tuo orgoglio! Non farti battere! Vai con Sgranocchio!”
Gyarados ruggì con forza e morse a ripetizione il collo di Milotic. Il suo urlo si espanse per l’arena, facendo gelare il sangue degli allenatori.
“Milotic! Acquanello!” fece Miss Ginger, preoccupata.
“Sapevo che l’avresti fatto!” sorrise Zack. La bellissima donna spalancò gli occhi. “Vai, Gyarados, utilizza Iper Raggio!”
“No!”
“Sul pavimento sotto i tuoi piedi!”
“Eh?!”
Gyarados obbedì, e sparò un’enorme quantità di energia dalla sua bocca, che lo fece sollevare dal suolo di parecchi metri.
“Milotic!” urlò Miss Ginger, ma il colpo non lo coinvolse.
“Vai adesso! So che sei stanco, ma usa l’attacco Fulmine!”
Gyarados volava oltre la pozza d’acqua, e lasciò partire un fulmine, ruggendo, quasi aggredendo verbalmente Milotic. L’espressione di Gyarados non cambiava mai, ma Zack riusciva a capire quanto quello fosse stanco.
“Milotic evitalo!”
Quello, con le sue linee aggraziate e sinuose si erse come una torre ed evitò l’attacco. Quasi contemporaneamente Miss Ginger urlò dalla felicità.
“Il tuo Pokémon ha speso così tanta energia per attaccare Milotic e lo ha anche...”. La sua espressione mutò incredibilmente in volto quando vide Milotic, alto come una torre, abbattersi lentamente e schiantarsi al suolo rumorosamente. Poco dopo Gyarados atterrò sul terreno, senza non pochi danni. Era ormai stanchissimo.
Milotic era però fuori combattimento. E questo segnava la vittoria di Gyarados.
“Ma... come?!”
“E secondo te perché ho fatto volare in alto Gyarados con l’Iper Raggio? Mi sono dovuto allontanare da quella pozza d’acqua, altrimenti si sarebbe colpito da solo...anche se Milotic ha schivato l’attacco, il fulmine ha colpito la pozza in cui si trovava ed ha trasmesso la scossa attraverso l’acqua...”
“...che è un conduttore elettrico...” lo sguardo di Miss Ginger era maledettamente serio.  Poi una fiammella le si accese negli occhi, lo sguardo si rianimò. “Complimenti per la tua strategia... me l’hai fatta”
La donna fece rientrare Milotic nella sfera e sospirò.
“Ora voglio portarmi un po’ in vantaggio... vai Cherrim!”
Un esemplare carinissimo di Cherrim era ben incappottato con i suoi petali. Miss Ginger alzò le mani e mosse lentamente gli indici verso il basso, quindi i riflettori aumentarono il loro raggio d’azione, e l’attenzione si focalizzò sul piccolo Pokémon d’erba.
Uno dopo l’altro i petali di Cherrim cominciarono ad aprirsi, e lentamente apparve il volto addormentato di Cherrim. La luce lo destò dal suo sonno, regalandogli un sorriso.
Stesso sorriso che apparve, dolcemente, sul volto di Miss Ginger.
Zack guardò Gyarados, che sì, era stanco, ma comunque era fisicamente più grosso e forte del piccolo Pokémon d’erba.
“Preparati, Cherrim, sai cosa dobbiamo fare!” urlò la donna, gioiosa.
Cherrim saltellò qua e là.
Zack sorrise. Come sperava quel puffo saltellante di battere il suo enorme Gyarados.
“Gyarados, vai con...”
“Ora!”
Zack non finì di chiamare la mossa, distratto e sorpreso dallo scatto di Miss Ginger, e poi si voltò verso Cherrim.
Quello illuminò tempestivamente la corona di petali che aveva attorno alla testa.
“Non...”
“Solarraggio!”
Cherrim lasciò partire un raggio di dimensioni e forza devastante, che non poteva mancare Gyarados. Di fatti lo colpì in pieno, lasciandolo barcollante. E vedere una torre di muscoli ed ossa barcollare davanti a te, senza la matematica certezza di dove cadrà, non è una cosa piacevole.
“Si!” urlò Miss Ginger, vedendo poi volteggiare felice Cherrim.
Zack vedeva Gyarados. Era fuori combattimento, quel round lo aveva perso. Ma ciò che era peggio e che gli stava per cadere addosso.
“La poké Ball...” disse tra sé e sé velocemente, ma le mani, per la paura, non riuscivano ad agguantare la sfera giusta.
“Cazzo! Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!” il panico lo aveva stretto tra le sue braccia forti, fino a quando un attimo di lucidità gli consentì di abbassare la testa e prendere la sfera. Gyarados stava proprio sulla sua testa, e Zack si lasciò cadere per terra, steso a pancia all’aria, prima di veder scomparire il Pokémon Atroce in un fascio di luce rosso.
Zack stava iperventilando, respirava più del necessario, ed i polmoni era troppo sotto sforzo.
“Hey, giovane...” Zack vedeva solo la punta del suo naso. Miss Ginger era diventata una macchia rossa sullo sfondo.
D’improvviso le luci si spensero, e quando si riaccesero, due secondi dopo, Miss Ginger era accanto a lui, inginocchiata.
Cherrim aveva rapidamente chiuso e riaperto i petali.
“Zackary, ti chiami... è così?”
Quello non rispondeva. Rimaneva solo con gli occhi spalancati, ed il fiatone.
La donna gli prese la mano. Il suo profumo invadeva le sue narici.
“Zack...”
Come se il cuore avesse saltato i battiti per venti secondi, all’improvviso riempì i polmoni di nuovo, per gemere, e lasciarsi andare lentamente verso il pavimento.
Gli occhi tornarono a muoversi ad una velocità ragionevole.
“Signorina... mi scusi...”
“Vogliamo fermarci?”
“No... no, non è il caso. La sto battendo”
“Che è successo?”
“Ho avuto un attacco di panico... almeno credo”
“Se vuoi arrenderti, io non posso dirti nulla. Ma perderai la tua sfida alla Lega Pokémon. E dovrai ricominciare tutto daccapo”
“Lo so... no, non si preoccupi signorina, continuiamo...”
Le luci si spensero e si riaccesero in un battito di ciglio, e Miss Ginger era di nuovo dall’altro lato del campo.
“Poi mi spiega come fa... vabbè... ora vai tu, Braviary!”

L’aquila emise il suo urlo poco prima di apparire davanti agli occhi dei due contendenti.
Vide Cherrim non turbarsi di un briciolo. L’apertura alare di Braviary era così ampia da oscurare i riflettori, quando ci passava davanti.
Zack sorrideva, fiero del suo Pokémon. Lo aveva catturato che era un piccolo Rufflet, cresciuto con amore. Ed ora lui stava per ripagare tanti sforzi.
“Vai!”. Ed in quella piccola parola
Braviary si gettò in picchiata sul Pokémon Bocciolo.
“Sostituto!” urlò Miss Ginger. “E lascia delle Spore Paralizzanti lì”
Cherrim era velocissimo, e riuscì a fare tutto quello che doveva fare prima che Braviary si abbattesse sul suo sostituto.
Appena lo toccò, le spore lo attaccarono, e non riuscì a rimettersi in volo, schiantandosi al suolo.
“Benissimo, Cherrim! Ora bloccalo con le tue liane!”
Cherrim saltellò, sempre felice, mentre Braviary lanciava grida d rabbia, mentre il suo orgoglio si feriva sempre di più mano a mano che le liane lo avvolgevano e lo stringevano.
Non era confortevole. Nemmeno per Zack, che soffriva nel vedere quella scena.
“Dai, Braviary! Liberati!”
“L’acqua di quel pantano è ancora ricca di elettricità, Cherrim... che ne dici di arrostire il nostro pollo?” sorrise poi lei, fiera per quella battuta.
“No! Braviary! No!”
Cherrim si avvicinava alla pozza molto lentamente. Quell’acqua sporca ristagnava di chissà cosa, e l’elettricità, su Braviary, non era proprio la cosa migliore come abbinamento, ed intanto la tensione saliva.
Era tutta una questione psicofisica. Braviary doveva solo riprendere il controllo del suo corpo. Le liane di Cherrim non sarebbero mai state così forti da bloccare le forti ali del suo amico.
“Si tratta di te! È solo tua la decisione, tu puoi decidere di stare fermo, di lasciarti sopraffare dalla cosa. Stai sicuro che non permetterò che quell’acqua avvelenata tocchi nemmeno una tue ali, ma sarò costretto a ritirarmi dal combattimento, e tu sarai fuori gioco. Ed io non voglio che tu ti senta come un perdente! Perché io ti conosco. Io ti ho cresciuto, con te ho riso ed ho pianto! Con te ho passato tante avventure, Braviary! Ora è il momento! È il momento del tuo orgoglio! Orgoglio!”
L’ultima parola riecheggiò nell’arena di combattimento, penetrando a fondo nella testa di Braviary.
Orgoglio.
L’orgoglio per un’aquila è semplicemente volare in alto, lungo le valli di montagne altissime.
Orgoglio.
Le ali non si muovevano, la testa non riusciva ad inviare messaggi al corpo, e Cherrim si avvicinava sempre di più alla pozza. Braviary gridò ancora, e vide Zack, più serio che mai, con la Poké Ball in mano.
Sarebbe stata la fine?
Orgoglio.
Doveva farcela. E fu così.
Aprì le ali, spezzando le liane dell’avversario, e gridò ancora.
“Si! Vai così, vecchio mio! Ora vai con l’attacco Raffica!”
“Cherrim! Radicamento!”
In questo modo le radici, bloccate per terra, evitavano che il vento lo portasse via. Nonostante questo, però, si dovette sorbire tutto l’attacco di Braviary.
“Ottimo! Continua così Braviary! E poi vai con Doppioteam!”
Lo fece, ed altri sette finti Braviary accerchiarono Cherrim.
“Orgoglio, Braviary! Vai con Baldeali!”
Braviary spinse ancora di più con l’attacco raffica, quindi si tuffò in picchiata, mentre le sue ali cominciarono a scintillare.
“Ora!”
Braviary virò, colpendo con forza Cherrim. Le sue radici si strapparono, e quello volò fino a schiantarsi per terra, pochi metri davanti i piedi di Miss Ginger.
Braviary continuava a lanciare gridi, come per incitarsi da solo.
“Bravissimo, Braviary! Ottimo!”
Miss Ginger aveva il volto cereo. Preferì non fare commenti, e mandò in campo il suo Scolipede.
“Distruggiamolo, Braviary! Vai con l’attacco volo!”
“Usa Protezione!”
Miss Ginger era in alta difficoltà. Stringeva i denti, ma sapeva che quella sfida non sarebbe durata molto. Non poteva colpire in alcun modo Braviary, specialmente se si spingeva a volare così in alto.
Non le restava che difendersi ed aspettare il momento propizio.
Dal canto suo, Zack voleva chiudere quella faccenda, ed in fretta.
Voleva passare all’avversario successivo. Naturalmente dopo aver curato i suoi Pokémon.
Braviary attaccò d’improvviso, scendendo in picchiata, e cercando di arpionare con gli artigli Scolipede, che era protetto da una patina luminosa.
“Scolipede! Vai con Fangobomba!”
“Non puoi colpirci! Braviary, utilizza l’attacco Raffica!”
“Proteggiti!”
Scolipede si trovò un po’ in difficoltà, per via dei due ordini dati velocemente. Lanciò un attacco Fangobomba blando, che venne rispedito al mittente dall’attacco raffica. Prima che il suo Fangobomba lo colpisse, però, lui si era appallottolato.
Zack capì che doveva mettersi in gioco.
“Braviary, posati ed usa Trespolo”
L’aquila si poggiò per terra, le zampe rugose e gli artigli affilati affondarono per poco nella sabbia dell’arena, mentre Scolipede era ancora appallottolato.
Miss Ginger, alla visuale di Braviary in riposo, si illuminò.
“Vai con Rulloduro!” urlò.
Zack sorrise. “Stai calmo”
Miss Ginger allora si chiese il motivo di tale calma. Zack aveva un piano. Si sporse leggermente, per guardare oltre i due Pokémon.
Poi capì.
“La fossa! No, Scolipede, fermati!”
Quello si aprì, e frenò.
“Ora, Braviary, vai con Aeroassalto!”
Braviary si fiondo su Scolipede, cominciando a dilaniarlo con becco ed artigli. Era più che efficace, e portò incredibilmente K.O. il suo avversario.
“Ho vinto!”
Miss Ginger rideva, felice. Poi le luci si spensero e si riaccesero, come di rito, con pochi secondi di distacco, e quella era accanto a Zack.
“Bravissimo, Zack. Ti sei ripreso alla grande. Il legame che hai con i tuoi Pokémon è fenomenale. Ti stimo molto come persona e come allenatore...” poi sorrise e si avvicinò all’orecchio. “E non ti nascondo che se io avessi avuto qualche anno in meno, prima ti avrei baciato”
La cosa fece arrossire Zack.
“La ringrazio”
“Bene... Mister Kendrick è il prossimo tuo avversario. Ha qualcosa di... particolare. Mi raccomando, e buona fortuna”
Zack sorrise e salutò Miss Ginger, chiedendosi curioso di cosa parlasse la donna. Curò i Pokémon e varcò la porta della terza stanza.





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