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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

KomadoriZ71; - Sinking Madness: The beast and the diary - Cap 1

28 Ottobre, Domenica Quel pomeriggio il Prato Ula Ula non sembrava più lo stesso. Leilani aveva abbandonato la passerella in legno per camminare nel vasto tappeto cremisi, la quiete concedeva alla zona un'aura tetra e intrisa di mistero; non c'era alcuna traccia dei Pokémon selvatici che abitavano nei paraggi e, gli Allenatori che frequentavano il parco per rinfrescarsi tra le acque scure dei laghetti, sembravano dissolti nel nulla. La Recluta Skull non riusciva a fermarsi, proseguiva a piccoli passi tra la natura fiammeggiante mentre teneva lo sguardo fisso sulla foschia grigiastra che oscurava l'orizzonte. Ricordava il motivo che l'aveva spinta fin lì, di come i suoi occhi fossero riusciti a cogliere una figura nera scomparire tra la densità della nebbia. «Yo, Leilani!» La voce di Rudy, il suo superiore, echeggiò in tutto l'ambiente. Leilani sospirò con aria afflitta, quel ragazzo dalle spalle larghe non le dava mai tregua, con una semplice mossa

Lila May - Missing - III.

Capitolo III. Una distrazione. Quello di cui aveva bisogno Valerie era di distrarsi , sul serio. Sentiva di star impazzendo dentro quella casa, senza risposte, senza mangiare, senza lei a trotterellarle intorno tutto il dì. Erano passati due giorni da quando era sparita dalla sua vita. Ed era da due giorni che continuava a darsi la colpa, a stare male. Si alzava solo per andare al bagno, il resto delle ore lo passava stesa sul letto, a fissare il camino spento con il cuore devastato che le premeva contro la gola. Abbracciata a Spretzee, poi a Mawile, poi a entrambi. Ogni cosa si era fatta brutta da quando la piccola non c’era più, persino le giornate di sole. Ora erano uguali a quelle di pioggia, brutte, desolanti e vuote come una nave senza motore dimenticata in mezzo al mare. Ora tutto era uguale, tutto aveva perso bellezza. Da un giorno all’altro, il mondo era diventato grigio e uniforme agli occhi spenti di Valerie. E lei, lei aveva perso ogni tracc

Lila May - Missing - Capitolo II.

Capitolo II. L’agente Lucas si passò una mano tra i capelli corvini, poi ritornò a fissare la Capopalestra di Laverre City. Era silenziosa, immersa in un coacervo di pensieri che sembrava impossibile da districare. Intrappolata in una muraglia di dolore che nemmeno un armamento di bombe sarebbe riuscito a rompere. Lucas sapeva che non c’era bisogno di chiederle come stesse per venire a conoscenza del suo vero umore: bastava guardarla. Quella giovane stava morendo dentro. La perdita di un Pokémon caro non è mai semplice da digerire. Si sentì in dovere di trasmetterle un po’ di conforto, anche se non era il tipo da perdersi in certe smancerie. Le posò una mano sulla spalla, e quando lei lo guardò, provò a farle un sorriso incoraggiante. Valerie ricambiò, ma fu come se non lo avesse fatto. Stava pensando ad altro, ad un modo per risolvere quella situazione tremenda senza perdere il controllo. Si stava trattenendo. Stava implodendo dentro. -Troveremo il tu

Lila May - Missing - Capitolo I.

    Capitolo I. -Guarda, Valerie… la finestra è rotta . Valerie fece qualche passo in avanti, instabile sui tacchi alti. Il vento le aveva spettinato i capelli, arrossato il volto piegato dalla disperazione. Ma il vero danno lo aveva fatto la notizia di quella scomparsa, ancora non del tutto assorbita. I suoi occhi grigio perla gridarono di dolore quando si posarono sui cocci di vetro sparsi sul pavimento. La finestra era rotta. Del tutto. Qualcuno l’aveva spaccata, era entrato e l’aveva portata via. Semplice quanto terribile. Non appena realizzò del furto appena accaduto, il dolore amplificò d’intensità, penetrandole nelle vene con la stessa violenza di un acido corrosivo. Ogni scossa equivaleva ad un organo lacerato, ogni sobbalzo ad una lacrima che minacciava di uscire. Il cuore perse un battito mentre si chinava per guardare da vicino il disastro che nessuno era riuscito ad intercettare. Non riusciva a pensare a nient’altro che a quei mal

Lila May - Missing - Prologo

    Prologo .   Valerie amava le cose belle . Le amava alla follia, perché la facevano sentire bene e rendevano splendida ogni sua giornata, dall’alba al tramonto. Era entrata in contatto con la bellezza alla tenera età dei dieci anni e da lì non se n’era più separata: era stata una sorta di vocazione , un incitamento a seguirne la luce. A percorrerne il tortuoso sentiero, sapendo che, faticando e sudando, l’avrebbe portata alla felicità. Alle porte di un futuro radioso e scintillante, proprio come quello che stava finalmente vivendo. La bellezza ormai faceva parte della sua quotidianità, lei stessa ne era diventata l’allegoria. Non poteva che esserne fiera. Eppure, per quante cose belle l’avessero meravigliata fino ad oggi, niente, niente poteva superare l’antico splendore che l’aveva investita la prima volta che aveva messo piede a Laverre City. Tutte le volte che la guardava, Valerie ne rimaneva ammaliata, come un bambino davanti ad un bancone di leccorn

Lily by KomadoriZ71 - Periegesi di Hoenn - Brunifoglia

Brunifoglia “ Comunità rurale ricca di orticelli ” Brunifoglia era una modesta cittadina nata tra le montagne, situata a Nord-Est di Hoenn. Attraversata da un'unica via principale che collegava il Percorso 113 al Percorso 114, era caratterizzata da paesaggi rurali che la rendevano differente e particolare rispetto alle altre città della regione. Il territorio era fertile e argilloso grazie alle acque del lago, l'unico ecosistema in grado di ospitare Pokémon come Barboach, Whiscash e Lombre. Anche il Monte Camino era in grado di caratterizzare l'ambiente circostante, il Percorso 113 era rinomato per la cenere vulcanica che scendeva dal cielo e ricopriva il suolo con un leggero manto grigiastro. I bambini che non avevano il timore di affrontare gli Skarmory selvatici, erano abituati a inoltrarsi nella vegetazione per dedicarsi alla raccolta della cenere e portarla del vetraio che abitava nelle vicinanze. Brunifoglia era abitata esclusivamente da fami